«A fronte di costi moltiplicati il Comune, da solo, non può rimediare, di questo dobbiamo essere tutti consapevoli». Sono le parole con cui l’assessore alla cultura Simone Mangani accompagna l’esito dell’incontro con Teatro Metastasio, Centro Pecci, Museo del Tessuto e Teatro Politeama, le istituzioni culturali che rischiano duri contraccolpi a causa del lievitare delle bollette energetiche.
“L’incontro ha fatto seguito all’interlocuzione delle ultime settimane ed è stato convocato per coordinare le misure, non solo di livello territoriale, volte a contenere il più possibile gli effetti negativi sui bilanci degli enti culturali che soffrono – e soffriranno, anche nei mesi a venire – il caro-energia e le restrizioni”, si legge nella nota inviata dal Comune.
«Era doveroso fare un incontro allargato affinché le Fondazioni e i loro lavoratori e lavoratrici, per il tramite dei Consigli di amministrazione e delle rispettive presidenze, avvertissero l’impegno del Comune di Prato come socio ma anche perchè comprendessero che il loro singolo problema è identico a quello del loro vicino – spiega Mangani – Un impegno che il Comune intende condividere non solo con gli altri soci di teatri e musei ma anche con le istituzioni di livello diverso, dalla Regione al Ministero della cultura».
“Nel corso dell’incontro sono stati condivisi alcuni prossimi passi in vista del prossimo Decreto Aiuti-Ter, lo strumento cui tutte le istituzioni guardano con grande attesa – spiega la nota – l’assessore Mangani scriverà all’Anci affiinché questa coordini iniziative verso il Governo nazionale, il Centro Pecci discuterà del tema nell’ambito della riunione dell’Associazione dei Musei di Arte Contemporanea, Metastasio e Politeama porteranno la questione davanti alle associazioni di categoria dello spettacolo dal vivo: Agis, Platea, Federvivo”.
«Tutti noi abbiamo letto con grande apprezzamento e favore le parole di Estra, peraltro fondamentale partner del Museo del Tessuto, in relazione alle possibilità di andare incontro a famiglie e imprese – ha detto Mangani – Chiediamo alla nostra società dell’energia di prendere in esame le stesse, straordinarie misure anche nei confronti dei musei, dei teatri e dei luoghi della cultura in genere. E siamo sicuri che accadrà».
Le ultime parole sono per la Regione, cui tutte le istituzioni chiederanno un impegno ancora maggiore: «Nessuno ha l’intenzione di procedere a scelte drastiche – conclude Mangani -Questa crisi energetica – frutto non solo di una speculazione sulle materie prime ma anche frutto di molti, drammatici fattori global – deve essere l’occasione per ripensare i modelli organizzativi con e per i lavoratori e le lavoratrici»