Ci sono molte ragioni che dovrebbero spingere tutti gli appassionati di musica rock sotto il palco dei Dinosaur Jr. il prossimo 9 giugno, nella prima giornata dell’Off Tune Festival a Officina Giovani. Proviamo ad elencarle, nel tentativo di ridurre a razionalità l’entusiamo di averli a Prato.
1) La prima e più importante è che J Mascis, Murph e Lou Barlow, dopo alterne vicende, dal 2005 formano una delle band più importanti del rock alternativo ancora in attività. D’altronde ne hanno scritto per intero alcune delle pagine più intense fin dagli esordi, negli anni ’80 dei Pixies e dei Sonic Youth, e sono finiti regolarmente tra i riferimenti principali di alcuni gruppi di fama planetaria che arriveranno dopo come per esempio, uno su tutti, i Nirvana di Kurt Cobain (ma anche di molti altri). Dovrebbe bastare solo questo per esserci senza se e senza ma. Anche se non si appartiene a quel paio di generazioni di appassionati per le quali rappresentano una specie di culto, avere un gruppo del genere a portata di mano e non andare a sentirlo/vederlo dovrebbe essere considerata una cosa imperdonabile.
2) Sì, va bene, diranno molti, questa è una introduzione classica di un gruppo in attività da molto tempo che piace a una nicchia di appassionati scritta da un fan non più giovane etc etc. Tutto vero. Però c’è altro. Parliamo di chitarra elettrica. Chi suona la chitarra elettrica o semplicemente ha una passione per la chitarra elettrica, potrebbe godere non poco a vedere J Mascis suonarla dal vivo e potrebbe anche portarsi a casa qualche idea, qualche spunto, qualche implicito suggerimento. Joseph Donald Mascis non solo è considerato un gran chitarrista ma un musicista capace di creare uno stile ben distinto e riconoscibile nel panorama musicale internazionale.
3) Sulla musica i gusti sono gusti, per carità. Diciamo però che i Dinosaur Jr. suonano rock’n’roll in una versione che fanno solo loro. Non mi viene in mente una definizione migliore e la cosa bella è che sono la somma di tre unicità. Per entrare più in dettaglio e usando le canoniche categorizzazioni potremmo dire che ci si ritrova molto rock, hard rock, spruzzate di punk, attitudine harcore e tanta, tanta melodia espressa ad un volume solitamente al limite della tollerabilità umana. Mascis però non è un urlatore, anzi. Il suo cantato è quasi sempre sommesso, cantilenante, alla ricerca continua di una melodia che volteggi sul muro sonoro che gli strumenti sbattono in faccia all’ascoltatore. Quello del volume è poi un discorso a parte ma centrale in tutta la produzione dei dinosauri minori. Mascis è di solito contornato da una vera e propria parete di amplificatori e non di rado, quando non soddisfatto del volume, armeggia sui volumi per alzarli ancora di più (senza farsi vedere dagli organizzatori).
4) I Dinosaur Jr sono il gruppo di J Mascis, appunto, che si vocifera sia una specie di dittatore che parla molto poco. Lou Barlow, che suona il basso, se ne andò poco dopo la fondazione e dopo i primi dischi, riconosciuti oggi da molti come i veri capolavori del gruppo. È stata una fortuna. Soprattutto per Lou Barlow, che a suo modo è un genio della melodia e le canzoni di Sebadoh e Folk Implosion – i gruppi di cui ha fatto parte dopo l’uscita dai dinosauri – stanno lì a dimostrarlo. Ma anche per i Dinosaur Jr., che hanno continuato a sfornare grandi dischi per tutti gli anni Novanta, tra i quali svetta senza problemi “Without a sound”. Poi, nel ’97, si sono sciolti e J Mascis è andato per la sua strada solista. Sembrava finita com’è successo e succede in continuazione, ma nel 2005, complice un tour mondiale per le celebrazioni dei primi dischi, la formazione originale dei Dinosaur Jr è tornata insieme e da allora è rimasta tale. Anzi, da quel momento sono diventati un’altra band, più sfaccettata e anche più solare, ma incapace comunque di scendere a compromessi, se non con se stessi. La grande novità dell’ultimo decennio è infatti che nei dischi dei Dinosaur Jr ci sono sempre alcuni pezzi cantati da Lou Barlow. E sono sempre pezzi che si fanno notare, dando profondità e nuove sfumature all’intero album. I Dinosaur Jr sono invecchiati molto bene e sembrano avere sempre nuove cose da suonare e da cantare con il loro muro sonoro, le loro melodie, col loro stile che non cambierà mai.
5) Ma la cosa fondamentale è l’attitudine di questi tre signori del rock. I Dinosaur Jr non sono divi e non suonano per compiacere, hanno pochi fronzoli. Salgono sul palco, battono il tempo e suonano la propria musica a dritto e a tutto volume. Sempre uguali a se stessi e sempre riconoscibili, eppure sempre diversi da quasi quarant’anni. E l’ago della bilancia non è J Mascis e nemmeno Lou Barlow, l’ago della bilancia è Murph, là dietro alla batteria. È lui che sembra tenere in equilibrio tutto quanto, oltre a picchiare sui tamburi.
Mi verrebbe anche un pistolotto su quanto contino lo stile e le sonorità in un panorama rock che sembra sempre più appiattirsi su se stesso, ma la finisco qui.
Ascoltate i Dinosaur Jr.