Die Mauer, la galleria d’arte di via Carraia 27 a Prato, porta i suoi artisti all’edizione 2021 di Paris Photo, la grande fiera internazionale della fotografia che si tiene da 24 anni a parigi a metà novembre.
L’edizione 2021 di Paris Photo ospiterà 147 galleria da 28 paesi e 30 editori di nove paesi differenti.
La candidatura di Die Mauer per esporre a Paris Photo è stata accettata: la galleria, che doveva esporre già nel 2019 ma ha dovuto rimandare a causa della pandemia, sarà a Parigi con quattro degli artisti che ha ospitato. A Parigi, quindi, arriveranno le opere di Gianfranco Chiavacci, Sharon Formichella, Paolo Meoni ed Eric Michel.
Lo stand di Die Mauer proporrà ai visitatori uno spaccato della fotografia contemporanea in bianco e nero di quattro artisti che, seppur “diversi come stile, proposta fotografica ed età anagrafica, vantano l’utilizzo puro dell’attrezzatura fotografica senza contaminazioni”, spiega la presentazione. Giochi di luce, riflessi, realtà illusorie e astrattismo saranno in mostra a Paris Photo, con fotografie scattate dal 1971 al 2020.
Gli artisti
Gianfranco Chiavacci (1936-2011) ha iniziato a dipingere negli anni ’50, prima da autodidatta ispirandosi al passato poi traendo ispirazione dalle opere di arte contemporanea. Inizia con opere che mostrano interesse per l’astrattismo internazionale, per poi spostarsi verso arte visuale e cinetica e, nel 1962, incorpora il pensiero scientifico nella sua arte dopo aver frequentato corsi IBM per programmatori per motivi di lavoro. Il linguaggio binario, gli elaboratori elettronici di allora (giganteschi) e lo studio della logica di zeri e uno viene applicato già ai primi lavori del 1963 con quella che Chiavacci stesso definirà “logica a due strati (da non confondere con la dualità o il dualismo) e come tecnica – processo strumentale per creare e indagare sperimentalmente il mondo formale attinente alla bidimensinalità”, diceva Chiavacci, che applicava la logica binaria della macchina alla produzione delle opere. Le sue opere, quasi 2000, spaziano dalla pittura alle opere tridimensionali vicine alla scultura alla mail art, testi teorici e fotografia.
Sharon Formichella, 30 anni, ha origini napoletane e vive e lavora a Prato: è una fotografa che segue la propria curiosità e la volontà di vedere il mondo da un’altra prospettiva. Dalla street photography passa a una ricerca più intima e crea un tipo di fotografia molto marcata, dai contrasti forti, che a prima vista può essere semplice ma esprime in realtà la sua percezione del quotidiano. La sue fotografie sono in vendita anche su Artsy.
Paolo Meoni, pratese, lavora come videomaker e fotografo: i suoi video e installazioni mostrano come il paesaggio industriale si sia modificato nel tempo grazie alle nuove migrazioni, prospettive di lavoro e al cambiamento dell’architettura. Parte del suo lavoro riguarda lo “slittamento della natura nei territori dell’industria”, come si legge nel comunicato di Die Mauer: il paesaggio che esamina è in continuo evolversi. Il suo lavoro è proseguito in campo fotografico, riscuotendo grande successo di pubblico e critica.
Eric Michel, classe 1962 e nato ad Aix-en-Provence, ha studiato musica ed arti plastiche fin da giovanissimo col metodo Martenot. Orientato inizialmente verso la musica classica, poi al rock e all’underground, è tornato a lavorare con pittura e scultura alla fine degli anni ’80. I suoi lavori sono incentrati sulla luce: Les Moulins de Lumière, monumentale installazione luminosa, è stata inaugurata nel 2011; Flue Blue, la luce monocromatica sulla facciata del MAMAC di Nizza, è parte della collezione permanente del museo; la scultura al neon “la luce parla” è stata esposta a La Maison Rouge nel 2012. Eric Michel è stato consulente artistico e culturale in Francia per l’evento 2015 Year of light su iniziativa dell’UNESCO, creando anche un laboratori di arti e scienze presso l’Institute of Optics Graduate School. Michel vive a Parigi.