Le sfilate del Capodanno cinese richiamano ogni anno a Prato sempre più persone da ogni regione d’Italia. Tra queste, un numero sempre maggiore di fotografi e di appassionati di fotografia accompagna la due giorni di sfilate, sia al Macrolotto che in centro storico e tra queste, quest’anno, c’erano i partecipanti del laboratorio “China New Year – Capodanno cinese a Prato”, organizzato dai fotografi pratesi Massimiliano Faralli, Andrea Foligni e Simone Ridi in collaborazione Circuito Urbano Temporaneo ETS.
“Il workshop doveva inizialmente documentare le due giornate di manifestazioni fra i macrolotti ed il centro città ma a seguito dei rinvii è stato deciso di lavorare sul quartiere, la comunità e sull’attesa di un evento che era nell’aria pur non essendo tangibile. Con questa premessa – spiegano gli organizzatori – i 15 partecipanti al workshop (Angela Bogni, Duccio Cantini, Elena Nuvolone, Emanuele di Nardo, Fabrizio Zallocco, Francesca Gilardi, Guido De Felice, Marialuisa Nencini, Matteo Gaito, Meri Iacchi, Monica Saba, Paola Licheri, Remigio Salierno, Romina Barsotti, Vincenzo Ciardiello) sono entrati in contatto con un contesto unico in Italia dovendosi confrontare con una delle più grandi comunità cinesi europee, una città dentro una città con i propri usi e costumi, con i propri tempi e necessità, con una dialettica ed un linguaggio molto diverso che convive parallelamente al quotidiano pratese”.
“L’esplorazione urbana si è spinta oltre al semplice guardare – continuano – una immersione totale fra sapori, odori e usanze grazie anche alla visita al Tempio Cinese guidata da un preparatissimo Matteo Burioni. Alcuni dei partecipanti sono poi riusciti a tornare per la sfilata del dragone e di seguito una restituzione collettiva, un racconto per immagini di quelle giornate sospese fra l’attesa dell’evento e la meraviglia della festa”.