Una svolta per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale della città. O almeno è quello che sperano la giunta e il consiglio comunale di Prato che hanno appena approvato (19 voti favorevoli e 5 astenuti) una modifica al Regolamento del commercio che faciliterà l’apertura di strutture di vendita medie (fino a 2.500 mq) in edifici industriali o produttivi dismessi.
La facilitazione consiste nell’azzeramento o nella riduzione – il Consiglio comunale deciderà di volta in volta – della previsione di parcheggi di relazione, ovvero i parcheggi che devono essere garantiti ogni volta che si apre una nuova struttura commerciale.
«La legge regionale toscana ammette una deroga ai cosiddetti parcheggi “di relazione”, così come definiti dalla Legge Bersani, che devono essere realizzati nell’ambito della realizzazione di strutture commerciali – dice l’assessore all’urbanistica Barberis – L’eccezione era quindi già stata introdotta dal Comune per il Macrolotto Zero, in modo da incentivare gli interventi di rigenerazione urbana e oggi, grazie anche al nuovo Piano Strutturale che individua una serie di edifici di archeologia industriale e produttivo tipologico, quelli rappresentativi della storia del tessile e pertanto da valorizzare, si prevedono degli strumenti e degli incentivi edilizi in termini di standard per rendere più facili questi recuperi. Questa è la prima attuazione delle strategie del Piano Strutturale sugli edifici di archeologia industriale che ammette la possibilità di non realizzare i parcheggi nel caso di recupero di questi immobili per ospitare una struttura commerciale».
Finora, come spiegato da Barberis, la modifica aveva riguardato solo il Macrolotto Zero e soprattutto il centro storico. Adesso riguarderà tutto il patrimonio di archeologia industriale del Comune di Prato. Una lunga lista di edifici individuati a suo tempo nel Piano Operativo, in cui figurano alcuni degli edifici più significativi della storia produttiva della città e altri molto famosi come l’ex Banci, il Creaf , il Cavalciotto e Officina Giovani, solo per citarne alcuni.
“Con l’attuale proposta di modifica al Regolamento del Commercio – si legge nella delibera – saranno sottoposti al vaglio del Consiglio Comunale i progetti che, nel prevedere, con un intervento unitario, l’insediamento di una media struttura di vendita con superficie di vendita inferiore a 2500 mq, negli immobili di archeologia industriale o nei complessi produttivi di valore tipologico, assolvano alle seguenti condizioni:
• valorizzino l’immobile nel contesto urbano di riferimento
• creino connessioni urbane
• mantengano gli elementi architettonici e gli elementi e oggetti testimoniali se presenti (a titolo esemplificativo, ciminiere, torri piezometriche, macchine tessili ed altro)
• salvaguardino gli elementi tipologici caratterizzanti il complesso industriale.
“Per tali interventi – si legge ancora nella delibera – il Consiglio Comunale potrà disporre l’abbattimento della superficie da destinare a parcheggio di relazione con la delibera con la quale viene approvato l’intervento.
I complessi di archeologia industriale, “ognuno oggetto di specifica analisi e definizione di valori, di interventi ammessi e particolari prescrizioni”, spiega la delibera, sono questi:
Ex Fabbrica Aiazzi Biagioli
Cavalciotto
Lanificio Luigi Riccieri S.p.A.
Ex Affortunati Giovacchino & C.
Ex Lanificio Fratelli Vannucchi
Bemporadi & C.
Ex Lanificio Mazzini II
Ex Lanificio Target (Mulino della Crocchia)
Il Fabbricone – Lanificio Ruggero Balli S.p.A
Ex Lanificio Figli di Michelangelo Calamai
Ex Fabbrica di Tessuti in Lana Figli di Giuseppe Valaperti
Ex Lanificio Mazzini
Ex Lanificio Ciabatti
Ex Lanificio Balli
Via Bologna 20
Ex Lanificio A. & G. di Beniamino Forti
Ex Lanificio Brunetto Calamai
Ex Lanificio Lucchesi I
Ex Lanificio Lucchesi II
Ex Lanificio Canovai
Ex Macelli Pubblici – Officina Giovani
Camera di Commercio.
La modifica al Regolamento del commercio riguarda anche i cosiddetti “complessi Produttivi di valore Tipologico – si legge nella delibera – riconosciuti come aggregati edilizi che presentano soluzioni compositive di grande interesse e caratteri architettonici e tipologici riconducibili alla tradizione industriale pratese”. Sono quelli ubicati in:
Via D. Campana, angolo via G. Marradi
Via D. Campana, 4
Via Ortigara, angolo via Pistoiese
Via Silvio Pellico, 38
Via F. Filzi, angolo via R. Tofani
Via G. Rossini, 16 e seguenti
Via D. Zipoli,7
Via G. Rossini, 46
Via D. Zipoli, 82
Via D. Zipoli , 47
Via Traversa Pistoiese, 1
Via dei Palli, 10
CREAF, via Galcianese, 34
Osvaldo Bruni – Via Galcianese
Via M. Roncioni, 184
Corte Genova – Via Genova, 17
Via Pomeria, angolo via F.lli Giachetti
Via L. Gori, angolo via Osoppo
Via F. Ferrucci angolo via Masaccio
Via Alessandria
Ex lanificio Fedora – Via di Gello
Via E. Gestri
Biagioli – Viale Leonardo da Vinci
Via G. Bertini, 9
Ex Banci – Viale Leonardo da Vinci
Lanificio Rosati – Via Pistoiese
Ex lanificio Bruschi – Via Valentini.