Nessuno si è preoccupato di avvertire il sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti dello spostamento della “Visitazione” del Pontormo a palazzo Pretorio. “Uno sgarbo istituzionale”, un “atto di arroganza” e un “furto morale” ai danni di tutti i carmignanesi. Così il sindaco del comune mediceo descrive su Fb il trasferimento, annunciando anche di voler lasciare il Partito Democratico.
Nella serata di sabato 16 dicembre, dopo l’annuncio del Comune di Prato dell’arrivo a Palazzo Pretorio del capolavoro del Pontormo, il sindaco di Carmignano affida alla propria pagina Facebook una risposta durissima nei confronti del proprio partito di appartenenza. Con cui i rapporti erano molto tesi fin dalla scelta del nuovo presidente della Provincia, incarico ricoperto attualmente dal sindaco di Montemurlo Simone Calamai.
“Apprendo dai giornalisti, senza nessun preavviso, la definizione di un accordo fra diocesi e Comune di Prato – comincia Prestanti – Pur non essendo il Comune né proprietario né responsabile del capolavoro “La Visitazione” ci eravamo adoperati, coscienti di rappresentare il volere dei cittadini di Carmignano, per garantire la permanenza del capolavoro del Pontormo, sul territorio comunale, in sicurezza e garantendone altresì la piena possibilità di ammirarne la bellezza mediante la stipula fra tutte le parti di un Protocollo di Intesa con impegni, chiari, trasparenti, diretti alla tutela e valorizzazione del Pontormo e della Chiesa dí Carmignano”.
“La proprietà dell’opera, la Diocesi di Pistoia, e il Comune di Prato si accordano per spostare il quadro al Palazzo Pretorio – continua il sindaco Prestanti – Accordo legittimo per la Diocesi, ma un atto di arroganza e uno sgarbo istituzionale, verso Carmignano, da parte del Comune di Prato. Carmignano e tutti i carmignanesi subiscono così il “furto morale” di un’opera che è il cuore della nostra comunità”.
“Ma attenzione, chi spera in questo modo di migliorare l’attrattività turistica e culturale di Prato dimostra soltanto arroganza e miopia, chi invece pensa di aver impoverito Carmignano o di utilizzare quanto accaduto per miseri calcoli politici, ribadisce tutta la sua ignoranza, sulla nostra forza – specifica Prestanti – Aggiungo, da persona che fa parte di una comunità politica, non posso, non notare che l’iniziativa sia partita da amministratori appartenenti al Partito Democratico, va da sé che questo atto di arroganza verso il nostro territorio avrà serie conseguenze politiche”.
“Chiederò la convocazione della Direzione del Pd provinciale dove formalizzerò le mie dimissioni da iscritto Pd da un partito senza guida, e privo di solidarietà – aggiunge – Voglio lasciare il Pd parlando nell’unico luogo dove un briciolo di democrazia dovrebbe essere garantita: la Direzione. La quale ormai non viene più convocata da tempo”.
“Faccio politica non per carriera (penso si sia capito), ma per servizio – conclude Edoardo Prestanti – Ho giurato sulla Costituzione italiana di servire i cittadini e le cittadine di Carmignano, ed a questo giuramento resto fedele”.