Cosa succede quando due trentenni decidono di parlare delle proprie passioni? Ne parlano e ne scrivono sui social. Se poi queste trentenni sono due professoresse che amano i libri, ecco allora che sui social arriva un progetto un po’ diverso dai tanti che potete trovare in giro.

Chiara Agostini e Diletta Capocchi sono amiche, professoresse diliceo e da qualche mese “Chiaredilettanti”, firma dietro la quale celano – ma nemmeno tanto – la loro attività di content creation specializzata in libri. La prima insegna a San Niccolò, in centro a Prato, la seconda invece, dopo un’esperienza alle medie di Vaiano, in un liceo di Lucca. Hanno messo insieme la loro passione per i libri e ne hanno fatto una vera e propria attività di recensione, perché amano leggere, prima di tutto, e poi perché in fondo nutrono la speranza di trasmettere la stessa passione anche ai propri alunni.

Una volta a settimana si alternano di fronte al video, raccontano la trama un libro, spiegano perché merita di essere letto e perché va evitato, aggiungono consigli su quali film vedere. Una volta al mese ne raccontano un altro insieme, in diretta. Cercatele su Instagram e Tiktok.

Com’è nato il progetto “Chiaredilettanti”?

Diletta: «Da tempo c’era un’idea, però non capivamo come e quando metterla in pratica. Poi la scorsa estate Chiara mi ha parlato di questo libro che assomigliava ad un altro che ci era piaciuto un sacco. Allora ho cominciato a leggerlo (Talking at night, Claire Daverley ndr) ma devo dire che a me non piaceva così tanto. Quindi ho cominciato a bombardarla di vocali e lei mi diceva “aspetta, aspetta la fine”. Così ad un certo punto mi son detta, “ma forse queste chiacchierate…”.Chiara: «Ci mandavamo vocali lunghissimi. Avevo questa idea di aprire una pagina e mettevo già tutti i libri che leggevo su Instagram. Poi è venuta fuori questa discussione e ci siamo buttate. Perché poi ci siamo conosciute solo un paio di anni fa, mentre facevamo il concorso: io stavo studiando storia e storia inglese, lei insegna inglese e così, parlando e sbirciando ognuna i profili dell’altra, ci siamo accorte di leggere gli stessi libri».

Quindi avete più o meno gli stessi gusti.

D: «Diciamo che i libri generazionali, quelli che parlano ai millennial, piacciono a tutte e due. E sono questi i libri sui quali facciamo la diretta ogni mese».

C: «Però abbiamo pareri diversi. “Chiaredilettanti” è partito da questo libro che le ho consigliato, convinta che lei avrebbe perso la testa. E invece non è successo. Quando me l’ha detto ci sono rimasta un po’ male ma poi mi ha detto che in realtà questa è la ricchezza della nostra pagina».  

Finora mi sembra abbiate recensito solo scrittrici. Come scegliete i libri?

C: «Per ora abbiamo fatto solo scrittrici, è vero, lasciandoci ispirare un po’ dal caso».

D: «Di solito mi faccio ispirare dalla trama e spesso la trama coincide con un’autrice. Quindi ora siamo un po’ alla prova del nove, o diventa una cifra stilistica o si deve cambiare. Anche se non ci abbiamo pensato per bene, abbiamo questo spartiacque davanti».

Come leggete? Carta o digitale?

D: «Adesso ascolto molti audiolibri. Sono diventati necessari da quando insegno a Lucca e passo molto tempo in auto. E poi Kindle. Me l’hanno regalato e per me è davvero difficile tornare alla carta. La svolta è stata la “nota”, cioè il fatto che senza muovere le mani possa annotare le cose».  

C: «Lei è molto più digitale di me. Il kindle me lo faccio regalare a Natale: è pratico e comodo in certe situazioni. Ma mi disturba il fatto che se poi un libro mi piace non ce l’ho».

D: «E infatti io spendo il doppio perché compro tutti i libri che mi piacciono, tutti. Magari non subito: quelli che so che troverò usati, per esempio, non vado subito in libreria a comprarli. Aspetto. Ma ci sono anche quelli che mi fanno impazzire, come il penultimo di Dolly Alberton, che ho comprato subito in libreria e ho trascritto tutte le note del kindle su post-it che poi ho infilato nel libro».

Bello questo entusiasmo per i libri.

D: «Sarebbe bello vederlo anche negli studenti: magari devono solo trovare il loro momento di svolta».

C: «Secondo me è bello il messaggio, poi magari loro non lo percepiscono fino in fondo, che leggere è cool, è ganzo. Cioè quando vedono noi può passare il messaggio “ma guarda però le prof, non sono proprio delle sfigatone che stanno solo a correggere i compiti”».

I vostri alunni come hanno reagito al progetto?

C: «L’abbiamo detto nelle nostre classi e una mia alunna ha cominciato a leggere uno dei libri che abbiamo consigliato. Una su quaranta, ma è già un inizio. E poi ce n’è stata un’altra che è venuta a una presentazione che abbiamo fatto al Pecci. Ha solo tredici anni e si è fatta accompagnare dal babbo».

Per concludere, consigliateci cinque libri da regalare a Natale

D: «“Spilli” di Greta Olivo di sicuro. (Greta Olivo sarà al Pecci il 14 dicembre insieme a Chiaredilettanti ndr). È per un target liceale ma anche un passatempo non troppo leggero per lettori sotto i cinquant’anni».  

C: «È un libro molto fresco. Finalmente un romanzo che si stacca un po’ da queste letterature femminili degli ultimi anni, anche molto belle tipo Elena Ferrante o la Salvioni, dove però c’è sempre questa protagonista un po’ disgraziata di una famiglia povera del sud».

D: «Con cui, secondo me, è molto difficile empatizzare, specialmente se hai sedici anni e magari vivi a Prato o in Toscana. Poi, passando ai bambini, Matilda di Dahl va sempre bene per tutti».

C: «Adesso vanno tantissimo gli albi illustrati e di recente ho letto questo che si chiama “Il buon viaggio”. È bellissimo. Lo abbiamo letto nelle prime liceo perché parla dell’inizio di un nuovo viaggio e dice appunto che il buon viaggio è quello dove sei da solo ma anche quello dove incontri persone inaspettate, quello in cui sai la strada ma anche quello dove ti perdi. Molto bello.  E poi, ma sono una fan, è uscita la versione illustrata di “I miei stupidi intenti” di Bernardo Zannoni, un bel romanzo e disegni meravigliosi».

D: «”L’evento” di Annie Ernaux, premio Nobel per la Letteratura. È un piccolo libro ma crudissimo. Racconta di lei che nel ‘64 decide di abortire in Francia. È molto legato a certe tematiche di oggi: basterebbe leggerlo per capire ed evitare un sacco di discussioni».


Ispirate alla tradizione islandese dell’Jólabókaflóð (letteralmente: “inondazione di libri”), Chiaredilettanti lanciano uno scambio di libri al Molo16 Fishbar (via Settesoldi 16, Prato) mercoledì 13 dicembre, dalle 18:30.

“I partecipanti all’incontro – spiegano – dovranno portare un libro, senza svelarne il titolo, incartato in carta di giornale. Metteremo tutti i pacchetti insieme, prendendone poi uno a testa: ognuno tornerà a casa con un libro nuovo, che il destino gli avrà voluto regalare”.

Per facilitare l’organizzazione, abbiamo creato un modulo Google dove potrete dirci che parteciperete. Eccolo qua: https://forms.gle/d666PR5s8hTM6Y3VA

L’evento è gratuito.