“La donna che riapriva i teatri” è il documentario di Francesco Ranieri Martinotti che racconta il salvataggio del Politeama da parte di Roberta Betti. Il documentario sarà presentato al prossimo Torino FIlm Festival e poi approderà in anteprima al Politeama il prossimo primo dicembre. Durante la serata (15 euro, ore 21) sul palco, insieme al regista, alcune interpreti d’eccezione come Simona Marchini, già direttrice della scuola di musical Arteinscena, e Drusilla Foer, narratrice d’eccezione del documentario (modera Federico Berti, critico cinematografico e giornalista de La Nazione). Al termine della proiezione, un pensiero musicale con brani composti da Roberta Betti a cura di alcuni Maestri della Camerata Strumentale di Prato.
“La donna che riapriva i teatri” arriva al grande pubblico a quasi 25 anni dalla riapertura del Politeama, avvenuta il 2 gennaio 1999. “Il Politeama è un palcoscenico naturale per il lancio di questa produzione cinematografica firmata da Martinotti anche nella sceneggiatura, oltreché nella regia, subito affascinato dalla storia del teatro quando ancora Roberta era in vita – si legge nella presentazione – I primi ciak risalgono al 2019 per poi riprendere la lavorazione del film dopo la pandemia. Quello di Martinotti, direttore del festival France Odeon, presidente dell’Associazione Nazionale Autori Cinematografici e vincitore di prestigiosi premi, sarà un racconto nel racconto, tra le vicende emblematiche di una storia pratese tutta al femminile, la musica, il ballo e le aspirazioni di un gruppo di giovani artisti che muovevano i primi passi nel musical grazie alla scuola Arteinscena. Confluiscono nella struttura del documusical (la durata è di 55 minuti) il racconto in prima persona dei protagonisti della vicenda che coinvolse enti pubblici e privati cittadini e una speciale narratrice come Drusilla Foer, che conobbe personalmente Roberta Betti e ne fu amica tanto da avere un “battesimo” artistico proprio al Politeama. Nel documentario – conclude la presentazione – si alterneranno diverse testimonianze fra cui quelle di Simona Marchini, Giovanni Caccamo e Franco Godi, il cui percorso artistico si è intrecciato con la parabola di Roberta Betti ed Elvira Trentini”.
«Ho sempre avuto grande ammirazione per l’impresa di queste due donne straordinarie – dice la presidente del Politeama Pratese Beatrice Magnolfi – A maggior ragione, misuro il loro coraggio da quando vivo direttamente l’impegno di gestire il Politeama. In Italia, anche in anni recenti, si sono chiusi troppi teatri, tra la pandemia, le difficoltà economiche e le norme sempre più complicate, senza considerare gli eventi atmosferici. Il lascito di Roberta ed Elvira è un bene prezioso che non va mai dato per scontato e ogni giorno ha bisogno dell’affetto della città».
Per assistere alla visione del 1 dicembre è possibile acquistare il biglietto direttamente alla biglietteria del teatro, aperta da martedì a sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.
Il documentario è prodotto dalla Capetown di Camillo Esposito e realizzato in collaborazione con Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Toscana attraverso Toscana Film Commission – Sensi Contemporanei e con il sostegno di Patrizia Pepe.