Sono stati 677 gli animali arrivati durante l’estate al Centro di Scienze Naturali, che si occupa del loro recupero e della loro cura, grazie ai dipendenti del centro e ai volontari dell’associazione Habitus.
Pipistrelli, volpi, daini, cervi, ghiri, ricci e una gran varietà di uccelli, fra cui per la prima volta un falco pellegrino e un cuculo, che sono già stati reintrodotti in natura. “Non compreso in questi numeri – si legge nella nota – c’è il gruppo inviato dalle Forze dell’ordine, animali sequestrati o confiscati in quanto specie detenute illegalmente o di cui i proprietari si sono disfatti in modo non corretto”.
“Complessivamente – continuano dal Centro di Scienze Naturali – dei 677 animali arrivati nei mesi scorsi circa 350 liberati (gli ultimi 40 nel mese di ottobre) di solito nelle aree da cui provengono secondo le schede di registrazione. Altri 143 sono ancora in carico al centro – o perché ancora non in grado di tornare nel loro habitat o perché possono ormai condurre una vita dignitosa solo nella struttura – e, infine, 181 che purtroppo non ce l’hanno fatta nonostante le cure”.
Tutti i Comuni, per legge, hanno l’obbligo di contribuire al recupero di nidiacei e pulli, ma nel caso del CSN l’attività è attualmente finanziata per la massima parte dal Comune di Prato e, in misura minore ma sostanziale, dal Comune di Pistoia con il quale la Fondazione ha una convenzione finalizzata per lo più al recupero di nidiacei, pulcini, etc.
Il recupero della fauna è un lavoro che richiede passione e dedizione. Un lavoro costoso e impegnativo che in estate ha richiesto turni anche notturni e che non sarebbe possibile senza il prezioso contributo dei volontari dell’associazione Habitus.
Il CSN ha ripreso l’attività nel 2018 e sta facendo i conti con i numeri esponenzialmente cresciuti. Proprio per questo per la prossima stagione spera di intercettare altri volontari.
Chiunque volesse dare un contributo può rivolgersi al CSN (0574 460503 – [email protected]) o all’associazione Habitus (349 299 1663 – [email protected]).
“Proseguono anche gli interventi di progettazione e manutenzione straordinaria nel parco per permetterne la riapertura al grande pubblico – spiega dal Csn – mentre, al momento, funzionano le attività educative specifiche ma saltuarie, rivolte soprattutto a gruppi di studenti e scolaresche”.