Tv Prato, emittente della Diocesi, annuncia il licenziamento dello storico direttore Gianni Rossi. È stato Roberto Macrì, presidente di Tv Prato srl, a comunicarlo con una breve nota inviata ai giornali nel pomeriggio del 22 settembre. Sconcertata l’Associazione stampa Toscana. I dipendenti di Tv Prato ringraziano il vescovo per aver trovato un nuovo socio.
La nota di Roberto Macrì
“Nell’ambito di un più complessivo intervento di riorganizzazione e rilancio aziendale – scrive Macrì – si è proceduto all’avvio di un nuovo assetto della emittente che, superando una previsione organizzativa piramidale valorizza il ruolo delle professionalità presenti nei diversi comparti aziendali. Conseguentemente è stata eliminata la figura del Direttore Generale e, con dispiacere, interrotto il rapporto di lavoro con Gianni Rossi”.
Gianni Rossi lascia la guida di Tv Prato dopo 14 anni. Sentito dall’agenzia DIRE, Rossi ha tagliato corto parlando “di grande dolore”. Sconcertata l’associazione Stampa Toscana che, “di fronte a un licenziamento in tronco, atto sempre drammatico e ancora di più in un momento di grande sofferenza nel mondo dell’editoria e dell’informazione, chiede al presidente del Cda di Tv Prato di sospendere la decisione e propone un tavolo sindacale – al quale potranno sedere il presidente, Sandro Bennucci, e il consigliere del direttivo Ast, Giacomo D’Onofrio – per poter valutare con rinnovata serenità una situazione che, allo stato attuale, si sta rivelando dolorosa per tutti”.
L’annuncio del licenziamento del direttore di Tv Prato arriva a tre giorni della lettera aperta che il vescovo Nerbini ha inviato ai giornali per spiegare i motivi che hanno spinto la Diocesi ad accogliere un nuovo socio – la Lo Conte Costruzioni – nella società che gestisce il patrimonio della chiesa pratese. In quell’occasione, il vescovo di Prato ha parlato dei debiti di Tv Prato, di tentativi di risanamento non andati a buon fine e, rassicurando tutti sull’intatta indipendenza dell’emittente, ha spiegato la necessità dell’ingresso forze e denari freschi, compresa una nuova sede per l’emittente.
La nota dei dipendenti di Tv Prato
L’annuncio del licenziamento del direttore di Tv Prato è arrivato un quarto d’ora dopo un’altra comunicazione, questa volta firmata da tutti i dipendenti dell’emittente della Diocesi. Nella nota, i dipendenti di Tv Prato si dicono soddisfatti dell’ingresso del nuovo socio nella società che gestisce il patrimonio della chiesa pratese, delle garanzie fornite dalle proprietà a tutela dei posti di lavoro (?) e si dicono anche loro convinti che sia arrivato il momento di voltare pagina come ha detto il vescovo.
“Dopo aver letto le varie ricostruzioni a proposito dell’allargamento della compagine di Ope-Fin alla Lo Conte Costruzioni e dopo aver trascorso questi mesi – come sottolineato dal Vescovo Mons. Nerbini – a svolgere il nostro lavoro con “indiscussa professionalità e grande attaccamento all’emittente” – comincia la nota – i dipendenti di Tv Prato tengono a precisare che la soluzione individuata dalla proprietà con l’ingresso del nuovo socio Ope-fin è ritenuta soddisfacente per varie ragioni, tenendo conto della situazione economico-finanziaria pregressa dell’emittente di cui il personale è venuto a conoscenza soltanto grazie al trasparente lavoro svolto dall’attuale presidenza. In più di un’occasione sono state date garanzie da parte della proprietà riguardo alla tutela dei posti di lavoro e al rispetto dei contratti nazionali di riferimento; ulteriore fattore di rassicurazione è che la Diocesi rimanga come soggetto di maggioranza all’interno dell’assetto societario di Tv Prato, elemento a garanzia secondo noi dell’autonomia e dell’indipendenza della testata. Come dipendenti abbiamo apprezzato l’operazione verità voluta dal vescovo Giovanni Nerbini che, tramite una nota stampa, ha inteso fare luce sull’iniziativa che ha portato all’ingresso di un nuovo socio in Ope-Fin, società di proprietà della Diocesi che detiene l’85% delle quote di Tv Prato. Esprimiamo il nostro ringraziamento a Mons. Nerbini e alla Diocesi per aver aver salvaguardato
l’autonomia della Tv, difendendone l’indipendenza. Siamo anche noi convinti che sia giunto il momento di voltare pagina e di guardare al futuro con un assetto aziendale più solido, nell’interesse della Tv – patrimonio della città – e di chi ci lavora”.