Martedì 5 settembre, il collezionista d’arte Carlo Palli ha ricevuto il Gigliato d’Oro “per l’eccezionale abnegazione, passione e competenza – questa la motivazione ufficiale dell’onorificenza – con le quali si è prodigato per promuovere l’arricchimento delle istituzioni culturali della Città di Prato coltivando il bello a favore delle generazioni presenti e future, per la celebrazione del genio artistico come consapevolezza del senso civico e per l’inestimabile valore dell’esempio donato alla sua città”.
«Questa Sala è la stessa che ha accolto alcuni anni fa con l’approvazione del Consiglio comunale – ha detto l’assessore alla cultura Simone Mangani – una proposta che Carlo ha voluto fare alla città e che oggi ha sede al terzo piano di Palazzo Pretorio, la gipsoteca che si è arricchita incredibilmente di due opere, una di Michelangelo Pistoletto e l’altra di Yves Klein, che hanno completato in modo magnifico una sala già magnifica».
Poi ha preso la parola il sindaco Matteo Biffoni, che prima di consegnare il Gigliato d’Oro a Carlo Palli, ha speso alcune parole per rendergli omaggio: «Il Gigliato d’Oro è una onorificenza importante che viene donato a chi si è preso cura di questa città, a chi le ha dato tempo, passione e risorse».
“Carlo Palli ha dato negli anni un importante contributo all’arricchimento delle opere presenti al museo di Palazzo Pretorio – si legge nella nota – Lo scorso anno, ad esempio, la collezione si è arricchita grazie alla donazione del ritratto dello stesso collezionista Carlo Palli, eseguito dal visual artist Pietro Costa. L’opera fa parte della serie di lavori dell’artista denominati bloodworks, eseguiti con il sangue del soggetto ritratto.
“Più volte il collezionista pratese ha fatto delle donazioni al museo di Palazzo Pretorio – ricorda il Comune – al terzo piano sono infatti esposte altre due opere donate da Palli, la “Venere Maria – Nudo color seppia” di Michelangelo Pistoletto, e la “Victoire de Samothrace” di Yves Klein“.