Il recupero dell’ex conservatorio di Santa Caterina, il restauro della Gualchiera di Coiano, il recupero di Officina Giovani, la riqualificazione della palazzina dei servizi sociali in via Roma, la manutenzione e la messa in sicurezza delle strade, il risanamento del ponte Petrino e di quello alla Vittoria, la scuola dell’infanzia Corridoni e la primaria Bruni, il campo di calcio di Paperino, i campi sportivi di calcio e rugby, le piste ciclabili.
Sono solo alcuni dei 34 progetti a rischio dopo l’annuncio, da parte del Governo Meloni, del definanziamento di nove misure del Pnnr per quasi 16 miliardi di euro. Se il definanziamento venisse confermato – ancora non c’è alcuna certezza – la città di Prato verrebbe privata di circa 31 milioni di euro (29 milioni cofinanziati dal Pnrr) che il Comune si era assicurato partecipando ai bandi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’aspetto più assurdo dei tagli annunciati è che, a Prato, riguarderebbe progetti già conclusi, in via di conclusione o comunque già andati a gara e assegnati. Un danno per la città e anche una beffa per l’amministrazione che dovrebbe – si suppone – trovare un modo per rendere indietro milioni di euro già rendicontati o in via di rendicontazione, esponendosi anche ad eventuali conseguenze giuridiche tutte da scoprire. Solo martedì 8 agosto, il ministro delegato al Pnrr Fitto assicurava che i progetti verranno comunque finanziati in altro modo e che i cantieri non subiranno interruzioni, ma in comune il sindaco Matteo Biffoni – durante la conferenza stampa convocata mercoledì 9 agosto – batte i pugni sul tavolo e vuole chiarezza.
«Siamo all’imbarazzo istituzionale – dice Biffoni – Fitto promette che non mancherà un euro, noi quindi andiamo avanti ma qualcuno dovrà spiegarci perché tagli 13 miliardi di fondi del Pnrr per progetti che poi hai comunque intenzione di finanziare. I progetti del Comune di Prato sono in regola con i tempi e con le rendicontazioni del Pnrr, e così quelli della maggior parte dei Comuni italiani. Se è tutto a posto, perché mi tagli i fondi? E con quali tempi si ha intenzione di rifinanziarli? C’è il rischio che salti tutta la timeline del Pnrr (termine 30 giugno 2026 ndr) e non c’è una comunicazione ufficiale in cui mi si dica che i progetti verranno finanziati comunque e in che modo. Per legge, una gara viene bandita solo quando ci sono i fondi a disposizione: cosa dico alle aziende che hanno già finito i lavori o che si sono già aggiudicate la gara? È imbarazzante: in teoria come minimo rischiamo il debito fuori bilancio e se poi un’azienda che ha vinto un bando mi fa causa perché i fondi non ci sono più, la vince di sicuro».
«Il Governo, oltre a dimostrarsi incapace di portare in fondo gli impegni presi, prende in giro oltre che i Comuni anche tutti coloro che tanto hanno fatto in questi mesi per portare a termine i progetti e rispettare le scadenze – ha aggiunto Giacomo Sbolgi, assessore al Coordinamento dei finanziamenti PNRR – Non si può usare la mannaia in senso orizzontale e tagliare fuori dai finanziamenti anche lavori già conclusi. Non si può minacciare passi indietro, poi ritrattare, promettere e non dare per certo cosa verrà effettivamente garantito. E non è neanche accettabile un punto interrogativo sul dire “non vi preoccupate vi saranno finanziati attraverso altri capitoli”. Non si governa così, non si possono lasciare da soli i Comuni senza una soluzione».
Preoccupazione anche a Montemurlo, dove i tagli andrebbero a compromettere la riqualificazione del centro di Oste e la costruzione del teatro da 300 posti che dovrebbe prendere il posto della Fabbrica Rossa.
Adesso si aspetta che Bruxelles si pronunci sulla riscrittura del Pnrr presentata dal governo. Il Consiglio avrà quattro settimane di tempo per esprimersi.
Scenario pratese con i tagli ai fondi Pnrr
Dei 50 progetti pratesi finanziati dal Pnrr, 35 sarebbero cancellati dai tagli ai fondi. Cancellato il settore cultura e quello dedicato alla manutenzione delle strade e dei ponti. Nelle slide che seguono – prodotte dal Comune di Prato – sono indicati l’ammontare dei fondi e dei tagli per settore e anche lo stato di avanzamento dei lavori di ciascun progetto.