Industriali e artigiani fanno quadrato e inviano una lettera aperta ai sindaci, alla Provincia di Prato e alla Regione Toscana per chiedere la “progettazione solerte di una viabilità alternativa a quella attuale” in Val di Bisenzio, ovvero un’alternativa alla 325, che il 13 giugno è rimasta chiusa per dodici ore a causa del ribaltamento di un’autocisterna contenente GPL.
Dopo il blocco del 13 giugno, “Confindustria Toscana Nord, CNA Toscana Centro e Confartigianato Imprese Prato, che da anni sollecitano le istituzioni per l’individuazione di soluzioni alternative alla 325, capaci di garantire i collegamenti e quindi la sicurezza della Vallata, pongono come prioritario la definizione e l’implementazione di un progetto che, dopo troppi anni di dibattiti senza alcun risultato, metta fine a una situazione di estrema precarietà in cui si trovano a vivere i cittadini residenti in Valbisenzio e tutti coloro che vi si recano per lavoro o altro”, comincia la nota inviata ai giornali.
«Il fatto di ieri è stato particolarmente eclatante, ma chi conosce quella strada sa che lì il traffico è bloccato o rallentato, per vari motivi, praticamente ogni giorno – afferma Daria Orlandi, nella sua veste di consigliere delegato alle infrastrutture di Confindustria Toscana Nord – ; ciò significa disagi per cittadini, aziende del territorio e per chi le deve raggiungere, in entrata e in uscita. La situazione di quella strada ci preoccupa da sempre. Al tema, indubbiamente cruciale della fluidità del traffico, si aggiunge adesso quello che deve diventare sempre più attuale per le infrastrutture poste in territori fragili per la loro posizione geografica; ovvero il rischio di frane, alluvione e smottamenti. Non ce li possiamo permettere, e chiediamo quindi la progettazione solerte di una viabilità alternativa a quella attuale e che metta in connessione funzionale anche importanti aree produttive del nostro distretto. Ulteriori ritardi, alla luce delle esigenze della Valdibisenzio e di quello che vediamo succedere in tante parti del Paese, sarebbero ormai segno di una colpevole non presa in carico del problema».
Molto più duri nei toni e nei contenuti il presidente di Cna Toscana Centro Claudio Bettazzi e Moreno Vignolini, vicepresidente di Confartigianato imprese Prato.
«La realizzazione di un progetto credibile e realizzabile per la SS325 e per tutta la viabilità di vallata è ormai urgente e improrogabile – dice il Presidente di CNA Toscana Centro Claudio Bettazzi – È inaccettabile che le imprese e i cittadini che gravitano su questa unica strada di collegamento restino ostaggio di qualsiasi imprevisto, che si tratti di incidenti stradali, frane o eventi naturali. È necessario realizzare quanto prima progettualità e opere per risolvere definitivamente questa criticità, vanno definiti con precisione costi e tempi di realizzazione e avviate subito azioni per reperire risorse. La questione della viabilità è un nodo irrisolto e storico per la Val di Bisenzio e per questo non va banalizzato o ricondotto esclusivamente alla creazione di una nuova arteria viaria, ma va letto in termini di spostamento persone e traffico merci e a sua volta in traffico distrettuale (per le filiere locali) o in traffico fuori distretto».
«In questo momento l’ultima cosa che ci interessa è il gioco delle accuse – dice il vicepresidente di Confartigianato Imprese Prato, Moreno Vignolini – Dobbiamo tuttavia prendere atto oggi che quanto accaduto ieri è il risultato di scelte non fatte, di mancanza di attenzione e di lungimiranza, di una politica pigra nel delineare strategie economiche che vanno ben oltre la stessa Vallata. Ieri oltre 10mila persone sono rimaste intrappolate in un evento che da anni veniva previsto ma che, evidentemente, non siamo stati capaci di evitare. Quello che serve adesso è chiarezza. Vogliamo sapere cosa hanno intenzione di fare le istituzioni preposte in merito. Tavoli, cene e dibattiti ne abbiamo già fatti a sufficienza. Adesso vogliamo solo risposte. Chiare. Fosse anche un semplice no. Ma finalmente chiaro».
All’inizio dell’anno, erano stati i tre sindaci della Val di Bisenzio a presentare il progetto di una strada tra Vaiano e Montemurlo, ma senza interpellare il sindaco di Montemurlo, anche presidente della Provincia, che rispose così: «Nessun tipo di ipotesi progettuale può essere realizzata concretamente se va a impattare sull’ambiente. La tutela della collina è e rimane per la mia amministrazione prioritaria».