Apre a Prato (via Curtatone 32) lo sportello di ascolto, supporto e orientamento sul gioco d’azzardo patologico. Si chiama “Tipster Point” e fa parte delle attività di Prato in Gioco, progetto che fa parte del Piano Regionale di Contrasto al gioco d’azzardo, realizzato da Anci Toscana in collaborazione con Cat Cooperativa Sociale, Cooperativa Pane e Rose e Gruppo Incontro.
“Tipster Point si rivolge ai giocatori, ai loro familiari e a tutte le associazioni e realtà del territorio che vogliono farsi cassa di risonanza di messaggi di consapevolezza e sensibilizzazione dei rischi correlati al fenomeno capillarmente diffuso e in crescita dell’azzardo patologico”, si legge nella presentazione.
«Si tratta di un progetto sostenuto dai diversi assessorati coinvolti. Si sono svolti già diversi incontri con gli operatori per i dati necessari e le informazioni per lavorare sui laboratori esterni – dice l’assessora alla Sicurezza urbana Flora Leoni – È fondamentale intervenire sul fenomeno del gioco patologico con attività di prevenzione e lavoro sul territorio».
I giochi d’azzardo più diffusi in Toscana sono slot machine e VLT, lotterie, gratta e vinci, lotto, dieci e lotto, scommesse sportive, bingo e giochi da casinò indipendentemente che siano svolti on line o in presenza.
Le attività di prevenzione, sensibilizzazione e contrasto saranno svolte nei Comuni dell’Area Metropolitana pratese dal progetto regionale Game L-over, anch’esso parte del Piano Regionale di Contrasto al gioco d’azzardo.
Tipster Point è aperto il lunedì e il mercoledì dalle 16 alle 18 e il martedì e il venerdì dalle 10 alle 12 in via Curtatone 32.
Come il gioco si trasforma in dipendenza
“Chi sviluppa un disturbo da gioco d’azzardo crea un legame sempre più forte con il gioco, trascura la famiglia, gli impegni lavorativi e la vita sociale – si legge sul sito della Regione – Aumenta progressivamente la frequenza delle giocate, il tempo passato a giocare e la somma spesa nel tentativo di recuperare le perdite, nella speranza di rifarsi”.
Il gioco d’azzardo diventa un problema quando ad esempio, si legge ancora sul sito della Regione Toscana:
- si spende sempre più denaro e si trascorre sempre più tempo a giocare
- si pensa di controllare il gioco senza riuscirci
- si diventa irritabili quando non si gioca
- si torna a giocare per recuperare le perdite dopo aver perso al gioco
- si mente a familiari e amici
- si mettono a rischio relazioni significative