In via Santa Trinita 71, venerdì 17 marzo aprirà ufficialmente i battenti Project Room Materiale, il nuovo spazio d’arte contemporanea firmato dal gruppo indipendente CUT | Circuito Urbano Temporaneo, “che da anni indaga i luoghi attraverso i nuovi linguaggi espressivi e i mezzi culturali, co-progettando le azioni e i percorsi con le comunità abitanti e gli artisti chiamati in residenza creativa e utilizzando il processo artistico come motore di consapevolezza, rigenerazione, partecipazione, innescando processi finalizzati a promuovere una crescita della qualità della vita attraverso la creatività contemporanea”.
La Project Room di via Santa Trinita ospiterà periodicamente serate ed eventi culturali con proiezioni, installazioni ambientali, momenti di formazione con esperti e residenze artistiche che, si legge nella nota, “favoriranno l’accesso a testimonianze del patrimonio materiale e immateriale con una particolare attenzione alle aree marginali”.
Racconta la curatrice Stefania Rinaldi: «Con la Project Room rispondiamo alla necessità che abbiamo incontrato durante questi anni di esportare le esperienze sistematizzandole in un luogo fisico nel centro della città per permettere loro di espandersi grazie a nuovi incontri. La nascita di un contenitore e archivio fisico a disposizione di artisti – per lo sviluppo di processi creativi che parlano dell’abitare nelle aree periferiche urbane – delle comunità come raccolta e condivisione della loro memoria, rappresenta per il percorso della nostra realtà un passo ulteriore rispetto a progetti e azioni da noi già intrapresi in diverse zone marginali della città italiane. Consideriamo infatti questi luoghi periferici come laboratori privilegiati, realtà in perenne movimento ricche di patrimonio e cultura immateriale, veri e propri hub dove sperimentare pratiche di mediazione dalla forte valenza creativa».
Archiviare l’impossibile
Nello spazio in occasione dell’inaugurazione sarà presentata la mostra “Archiviare l’impossibile | Fenomenologia dell’evento” curata da Stefania Rinaldi e Viola Pierozzi. Ne parla la curatrice Viola Pierozzi: «Nell’esigenza di dare un’identità ad uno spazio che dovrebbe essere per definizione neutro, abbiamo deciso di trovare una strada legata alla lezione foucaultiana di Archivio quale – sistema che governa la manifestazione delle affermazioni – , dunque di partire dalla documentazione del passato per suggerire le possibilità di un futuro che vediamo prossimo: descrivere MATERIALE attraverso il materiale. La Project Room si aprirà per la prima volta al pubblico accogliendo una piccola ma veridica selezione dell’archivio documentario di CUT | Circuito Urbano Temporaneo, esponendo i processi e i prodotti che ci hanno portato ad essere ciò che siamo oggi, nella speranza di infondere nello spazio fisico MATERIALE la capacità per essere contenitore di azioni culturali e luogo di mediazione tra pubblici e artistə».
Archivi domestici
In occasione dell’apertura si apre la call Archivi domestici | documentare il quotidiano, un invito a partecipare per i possessori di documenti e/o immagini e prodotti audio e video amatoriali riferiti al proprio vissuto familiare. “Avete una testimonianza che volete condividere, un album di famiglia, un cassetto che contiene immagini di vita privata legate a viaggi, feste, eventi e manifestazioni e tradizioni pubbliche, fatti di cronaca locale e aneddoti, manifestazioni sportive, politiche, sociali di interesse collettivo? – chiedono gli organizzatori – Contattateci per portare il vostro racconto familiare e trasformarlo con noi in un archivio domestico”.
“Il progetto “Archivi domestici | documentare il quotidiano” nasce dalla volontà di recuperare documenti e materiali audiovisivi privati altrimenti inaccessibili, catalogandoli e digitalizzandoli, con l’obiettivo di restituirli in nuova forma narrativa, legati al racconto di storie importanti di carattere familiare e domestico – spiegano dalla Project Room – Tutti i racconti e i materiali saranno gratuitamente digitalizzati e restituiti ai proprietari, che ne riceveranno una copia digitale in dono”.