Tre associazioni pratesi – Accaventiquattro Arte, ChorAsis e Lottozero – condividono l’apertura di nuovi progetti rilanciando una sinergia per l’arte contemporanea realizzata sul territorio. “Aprto” (anagramma di “Prato”) è una giornata di aperture condivise promossa da associazioni pratesi attive nella produzione e nella promozione dell’arte contemporanea, con il patrocinio del Comune di Prato.
“La “e” mancante in Aprto – si legge nella presentazione – sottolinea la volontà di congiungersi, legando in un solo tempo percorsi autonomi e ponendo al centro la voglia o l’esigenza della coesistenza. La difficoltà di pronuncia del titolo evoca linguaggi sperimentali e stranieri. Descrivendo situazioni in cui il territorio si apre all’altro, rinunciando al suono del proprio nome e mettendo in gioco il consueto e il familiare”.
La volontà degli organizzatori è che questa sia la prima edizione di Aprto di un appuntamento che vorrebbe diventare ricorrente. Gli eventi sono accomunati da una simile processualità. Gli attori locali, ospitando artisti per lunghi periodi, hanno innescato interazioni con il patrimonio visivo, culturale e materiale proprio della città di Prato.
IL PROGRAMMA
Tre gli appuntamenti di sabato 18 febbraio, con l’inaugurazione alle 11 a Villa Rospigliosi e le aperture al pubblico fino alle 20: ChorAsis presenta Soggiorno, il progetto installativo di Chiara Bettazzi negli spazi di Villa Rospigliosi a cura di Mirco Marino (fino al 19 marzo). Lottozero presenta gli open studio delle residenze di Anna Samoylova e Margherita Soldati, a cura di Alessandra Tempesti, insieme al talk alle 16.30 di Anna Samoylova Costumi tradizionali russi e influenze nel design contemporaneo. Infine, alla Saletta Campolmi, Accaventiquattro Arte presenta la mostra Like a Virgin di Marcello Spada, a cura di Gabriele Tosi, accompagnata da una pubblicazione disegnata da Matteo Coluccia. Sono tre sedi diverse, quindi il pubblico può scegliere liberamente dove andare.
LE SCHEDE DI PRESENTAZIONE DELLE MOSTRE DI APRTO
ChorAsis presenta Soggiorno, il progetto installativo di Chiara Bettazzi negli spazi di Villa Rospigliosi a Prato a cura di Mirco Marino. La mostra è il primo risultato in esposizione della residenza che l’artista sta svolgendo da Giugno all’interno del complesso della storica villa della propria città. La pratica di Chiara Bettazzi è caratterizzata da un sottile utilizzo di oggetti quotidiani trasformandone l’uso e la forma attraverso un montaggio continuo. L’oggetto si estrania così dal proprio uso per diventare materia e materiale dell’opera. Chiara Bettazzi presenta un’installazione site-specific che dialoga con gli spazi della fattoria della villa, lavorando con attenzione nei riguardi della luce naturale, trattandola come un qualcosa di trovato legato allo spazio al pari degli oggetti. Si crea così un immaginario che trasforma la fattoria in una wunderkammer, in cui, attraverso il gesto artistico, l’oggetto acquista un nuovo valore legato alla sua decontestualizzazione. Fino al 19 marzo 2023.
Lottozero presenta Anna Samoylova (Russia, 1995) – Margherita Soldati (Italia/Olanda, 1991) Open studio residenze artistiche. A cura di Alessandra Tempesti. Continua il programma di residenze di Lottozero dedicato a ricerche artistiche legate alla materia tessile. L’Open Studio è l’occasione per conoscere le pratiche delle due nuove residenti. Nella sua pratica Margherita Soldati ha sviluppato un forte interesse per la percezione tattile, all’incrocio tra arte e benessere sensoriale. A Lottozero sta sviluppando una ricerca sui processi di guarigione che si innescano dopo il crollo psicofisico del bournout, concepito come “atto di trasformazione” e investigato attraverso le possibilità tridimensionali della maglieria, con filati ottenuti da materiale di riuso reperiti nel distretto. Attraverso la combinazione di tecniche di stampa su tessuto, ricamo e scultura tessile, Anna Samoylova reinterpreta codici visivi e simbolici della cultura popolare russa e del suo retaggio sovietico e post-sovietico, uniti a un sostrato di memorie personali con cui ricostruire una propria dimensione identitaria.
Alla Saletta Campolmi, Accaventiquattro Arte presenta: Marcello Spada – Like a Virgin. A cura di Gabriele Tosi. In mostra opere scultoree e installative pensate ad hoc che traslano il legame secolare tra la comunità pratese e la lana su piani emotivi. In particolare, il pubblico è invitato ad attraversare un ambiente a tinte irrazionali, dove la materia sembra esser stata oggetto di una sparizione alchemica. Come in un sogno a occhi aperti, attraverso l’evocazione di alcuni riferimenti simbolici apparentemente lontani tra loro – la caramella Rossana, il mito del vello d’oro, la sequenza di Fibonacci – Like a Virgin mette in scena la paura che la lana meccanica (così si chiama quella rigenerata dalle cardature pratesi) perda energia, scollegando la città dalla crescita dell’universo. Il progetto nasce da 6 quintali di cascame provenienti dalla maglieria Texuropa di Carmignano, ed è ispirato anche dall’abbondante stratificazione di valori, significati e questioni – compresa quella dell’incertezza normativa – ai quali questa preziosa materia prima seconda rimanda. Il catalogo è realizzato da Matteo Coluccia, con fotografie di Margherita Nuti e un contributo testuale di Astri. Accaventiquattro Arte ha sviluppato il progetto grazie al bando INNOMED-UP. La mostra sarà aperto fino al 9 marzo.