Il Museo del Calcatore “Laura Tellini” è un piccolo gioiello pratese che non sembra avere pace. Sfrattato dall’Istituto Dagomari dov’era natoper iniziativa di Riccardo Aliani nel 2011, si è da poco trasferito in via dell’Aiale, in pieno centro storico, solo per rischiare di nuovo lo sfratto. La Asl infatti ha messo in vendita l’immobile nel quale lo ospita e nei prossimi mesi si conoscerà la sorte di un museo in cui vengono conservati alcuni degli esempi più fulgidi del genio applicato all’informatica. E non si tratta solo del lungo e certosino lavoro di un gruppo di appassionati nerd di ogni genere ed età. Il Museo del Calcolatore racconta gli strumenti d’uso quotidiano che hanno portato alla rivoluzione digitale che viviamo oggi, in molti casi un connubio di tecnica e design così perfetto da entrare nel nostro immaginario collettivo. Olivetti, Commodore, Ibm, Casio, Apple, Atari, solo per citare alcune delle aziende che hanno fatto la storia dell’informativa e anche del design industriale contemporaneo.
Adesso, questa raccolta di gioielli del nostro tempo rischia di sparire dai radar perché non esiste un’alternativa alle due stanze di via dell’Aiale. Il Comune e la Provincia hanno dato il loro supporto e si sono detti interessati a sostenere le attività del museo ma all’orizzonte, di una sede alternativa nel caso l’immobile sia venduto davvero non c’è traccia. L’associazione, dal canto suo, aspetta l’esito dell’asta e spera che vada deserta.
C’è però un sogno ricorrente. «La collocazione naturale della nostra collezione potrebbe essere il Centro Pecci – spiega Massimo Belardi, uno dei settanta soci dell’associazione – Esistono sezioni dedicate al design e al design industriale in tanti musei d’arte contemporanea in giro per il mondo, il Moma su tutti, e non vedo perché non proporlo a quello della nostra città. Non solo si potrebbero allestire con tutta la dignità che meritano i pezzi più pregiati della nostra collezione ma potremmo dedicarci alla didattica e organizzare in una sede appropriata incontri su un tema, quello del retrocomputing e del retrogaming, che sempre più campo sta prendendo anche in Italia».
Il Museo del Calcolatore l’11 dicembre curerà uno stand al Mercatino di Natale di Santa Lucia. La prossima apertura del museo è prevista per il 14 gennaio.
Oltre a collezionare e conservare strumenti di calcolo, il Museo del Calcolatore svolge un’attività analoga anche per quanto riguarda le pubblicità d’epoca riferite a calcolatori, computer, macchine fotografiche, macchine da scrivere etc. Il sito di riferimento è Vintads.
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