Sono comparsi in città nuovi manifesti curati da Metropopolare in collaborazione con la visual poetry Francesca Ballarini. Così come quelli dell’anno scorso, si tratta di messaggi poetici realizzati dai detenuti del carcere di Prato e fanno parte del nuovo progetto “La farmacia delle parole”, che invita chi guarda “a riflettere su quali siano le parole “che curano”.
“Le parole ci possono curare da questi tempi incerti? – si legge nella presentazione – È questa la domanda che si pone Teatro Metropopolare della regista Livia Gionfrida con il progetto “La Farmacia delle Parole”, una serie di azioni artistiche in programma fino alla fine di questo anno tra il carcere di Prato – dove porta avanti una residenza artistica da oltre 14 anni – e la popolazione della città”.
“Dopo il successo dello scorso anno della rassegna “Anche i poeti hanno una loro legge”, che ha portato la compagnia teatrale pratese a dialogare con alcuni trai più importanti poeti contemporanei come Franco Arminio e Mariangela Gualtieri, prosegue la ricerca sulla potenza della parola e sulla poesia come antidoti ai mali della nostra società.
Da ottobre sono iniziati una serie di dialoghi pubblici tra Livia Gionfrida, che quest’anno è stata finalista in ben due categorie per il prestigioso premio “Le Maschere del Teatro Italiano”, e alcuni artisti della scena teatrale italiana.
Lunedì 28 novembre la regista dialogherà con Chiara Lagani, attrice, drammaturga, fondatrice – insieme a Luigi De Angelis – della compagnia Fanny&Alexander e autrice del primo graphic novel tratto da “L’Amica Geniale” di Elena Ferrante. Il pomeriggio all’interno del carcere di Prato e alle ore 18,30 col pubblico esterno al Ridotto del Teatro Politeama Pratese. L’ultimo appuntamento de “La Farmacia delle Parole” sarà poi mercoledì 14 dicembre con l’attore Melino Imparato della compagnia Franco Scaldati.
«Sono entusiasta di proseguire anche quest’anno la nostra ricerca legata alla parola poetica tra carcere e città – racconta Livia Gionfrida – uno sviluppo di un lavoro che Metropopolare porta avanti da quattordici anni nel tentativo di aprire il carcere alla città e la città al carcere. Con le nostre azioni, affissioni e incontri, vogliamo porre l’attenzione, soprattutto in questo periodo post pandemico, sul valore terapeutico che le parole, scritte o messe in scena con il teatro, possono avere nella nostra società».
Il progetto dei manifesti è realizzato con il contributo di Creazione Urbani 2022 del Comune di Prato. La rassegna “La Farmacia delle Parole” è realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio Di Prato, col patrocinio del Ministero della Giustizia. Tutte le azioni fanno parte del Progetto Teatro in Carcere 2022 – Regione Toscana.