“Gli orsi non esistono” di Jafar Panahi, con Jafar Panahi, Naser Hashemi, Vahid Mobasheri, Bakhtiyar Panjeei e Reza Heydari, è in programmazione al Cinema Terminale di Prato, ed è stato premiato al Festival del Cinema di Venezia.
“Una strada e una coppia – si legge su My Movies – Lui ha procurato per lei un passaporto falso per consentirle di espatriare ma quando la donna apprende che non partiranno insieme rifiuta di lasciarlo. Uno “Stop” ci informa del fatto che si tratta di una scena di una docufiction che Jafar Panahi sta cercando di dirigere a distanza da un villaggio in cui il segnale è estremamente precario. Ma anche la vita in quel luogo è precaria”.
Jafar Panahi è una delle voci dell’Iran che resiste: condannato nel 2010 a non poter girare più film per vent’anni, è stato arrestato a luglio dopo essersi recato in procura a Teheran per protestare contro la reclusione di due colleghi ed amici, Mohamad Rasoulof (regista di “Il male non esiste”) e Mostafa Al-Hamad, ed è tuttora recluso nel carcere di Evin, dove il regime rinchiude i prigionieri politici (solo in questi giorni, con le proteste per le strade di Teheran, sono centinaia le persone che sono scomparse dietro le sue porte). Jafar Panahi è stato condannato a sei anni di carcere: qui trovate la petizione contro la sua incarcerazione.
Cinema Eden
“Siccità” di Paolo Virzì, con Silvio Orlando, Valerio Mastandrea, Elena Lietti, Tommaso Ragno, Claudia Pandolfi.
A Roma non piove da tre anni, e le persone sopravvivono come possono, combattendo anche le blatte che stanno invadendo la città: i personaggi si incrociano, aiutandosi e affossandosi a vicenda, in un film che è un’allegoria dei due anni di confinamento causati dalla pandemia, fra deliri, social e reclusione.
Orari spettacoli
Ore 17
“Il Colibrì” di Francesca Archibugi, con Pierfrancesco Favino e Kasia Smutniak.
La vita dell’uomo raccontata tramite la vita di un solo uomo: il film segue le vicende di Marco Carrera dai primi anni ’70 in poi. Amori, delusioni, matrimoni e figli e Daniele Carradori (Nanni Moretti), lo psicoanalista della moglie, che lo aiuterà a capire e superare tutto.
Orario Spettacoli
Ore 17 e 21
“Ticket to paradise” di Ol Parker, George Clooney, Julia Roberts, Kaitlyn Dever, Billie Lourd, Maxime Bouttier.
Una coppia separata e litigiosa ha come obiettivo quello di non permettere alla loro figlia di sposarsi: per riuscirsi accetteranno di andare a Bali, paese del futuro suocero, e partecipare al matrimonio.
Orario spettacoli
Ore 21
“Le buone stelle” di Kore’eda Hirokazu, con Song Kang-ho, Gang Dong-Won, Doona Bae, Ji-eun Lee, Joo-young Lee
In Korea del Sud ci sono le “baby boxes”: luoghi dove i genitori possono lasciare i bambini che non possono, o non vogliono, tenere. “Le buone stelle” racconta le loro storie.
Orario Spettacoli
Ore 17 e 21
Cinema Terminale
“Gli orsi non esistono” di Jafar Panahi, con Jafar Panahi, Naser Hashemi, Vahid Mobasheri, Bakhtiyar Panjeei e Reza Heydari.
Due storie d’amore parallele. Due storie in cui gli amanti vengono osteggiati dalle forze della superstizione, dalle meccaniche del potere e da ostacoli nascosti e inevitabili. Premio speciale della Giuria al Festival di Venezia 2022.
Orari
Giovedì 13 ottobre: ore 21,15
Venerdì 14 ottobre: ore 21,15
Sabato 15 e domenica 16 ottobre: ore 16,30; 19 e 21,15
Mercoledì 19 ottobre: ore 21,15
“Munk e Lenny”, una selezione di corti di Nils Skapans, Janis Cimermanis. Il film fa parte della rassegna “Cinefilante”
Divertenti e poeticamente sopra le righe, Munk e Lemmy sono un orso bruno e uno strano cane dalle orecchie appuntite, due amici alle prese con i problemi del quotidiano nella foresta. Sei cortometraggi lettoni in cui suoni, colori e una strabiliante tecnica di animazione creano un universo unico e originale.
Proiezione unica, domenica 16 ottobre ore 10,30.
“Crimes of the Future” di David Cronenberg, con Viggo Mortensen, Léa Seydoux e Kristen Stewart. Il film fa parte della rassegna dedicata a David Cronemberg del Mabuse Cineclub.
Versione originale sottotitolata in italiano, vietato ai minori di 14 anni.
Un viaggio in un mondo futuristico dove l’uomo deve adattarsi a un nuovo sistema.
Proiezione unica martedì 18 ottobre, ore 21,15
Cinema Centro Pecci
Giovedì 13 ottobre
Ore 17: “Hatching, la forma del male”
Ore 18,45: “Moonage daydream”, versione originale sottotitolata
Ore 21,15: “Psycho”, versione originale sottotitolata
Venerdì 14 ottobre
Ore 17: “Psycho”, versione originale sottotitolata
Ore 19,15: “Hatching, la forma del male”, versione originale sottotitolata
Ore 21,15: “Moonage daydream”, versione originale sottotitolata
Sabato 15 ottobre
Ore 16: “Hatching, la forma del male”
Ore 18: “Legend of deification”, versione originale sottotitolata in italiano e inglese
Ore 21,15: “Hatching, la forma del male”, versione originale sottotitolata
Domenica 16 ottobre
Ore 16: “Moonage daydream”, versione originale sottotitolata
Ore 18,30: “Hatching, la forma del male”
Ore 20,30: “Psycho”, versione originale sottotitolata
Mercoledì 19 ottobre
Ore 18: “Psycho”, versione originale sottotitolata
Ore 21,15: “Hatching, la forma del male”
“Hatching – La forma del male” di Hanna Bergholm, con Siiri Solalinna, Sophia Heikkilä, Jani Volanen. Vietato ai minori di 14 anni
La vita di una famigliola apparentemente perfetta – composta da mamma (che documenta il tutto in un video blog), papà, figlia adolescente e ginnasta in erba Tinja e figlio più piccolo e malmostoso Mathias – è turbata dall’improvviso ingresso nel salotto di un corvo che mette a soqquadro la casa prima di essere catturato da Tinja, che lo consegna alla mamma, la quale, con disinvoltura, gli spezza il collo e lo riconsegna alla figlia perché lo getti nel bidone dell’umido. Nottetempo, la turbata Tinja porta il cadaverino nel bosco e lì trova un uovo, che decide di tenere al caldo per farlo schiudere. Dall’uovo esce una creatura che, benché mostruosa, si manifesta molto tenera nei confronti di Tinja. La ragazza decide così di proteggerla, ma la creatura ha pulsioni violente e inizia a mutare in modo imprevedibile.
“Legend of Deification” di Cheng Teng e Li Wei, con Zheng Xi, Yang Ning, Tutehameng, Yan Meme
Seguito del grande successo dell’animazione cinese Ne Zha, uscito nel 2019, Jiang Ziya: Legend of Deification è un’esplosione di fantasia e di colori realizzata in animazione computerizzata 3D, destinata ad un pubblico di ragazzi e giovani adulti. Libera- mente ispirato al romanzo della dinastia Ming “Fēngshén yǎnyì” (lett. La canonizzazione degli dei) di Xu Zhonglin, questo secondo film di quello che è stato definito il Fengshen Cinematic Universe ha come protagonista Jiang Ziya, una nobile figura di eroe taoista molto popolare in Cina. Nel film, Jiang Ziya è un guerriero divino incaricato di uccidere lo spirito volpe che ha istigato una guerra sanguinosa. Dopo averlo catturato, Jiang Ziya vede una giovane innocente posseduta dallo spirito e non vuole che quest’ultima venga uccisa dal Grande Venerato Maestro. Colpevole d’essere caduto nel tranello del demone e averlo lasciato libero, Jiang Ziya viene messo al bando dal Maestro. Esiliato nel mondo dei mortali, Jiang Ziya cercherà di riguadagnare il proprio statuto divino con l’aiuto dell’amico Dio Leopardo.
“Moonage Daydream” di Brett Morgen, con David Bowie. Documentario.
Vita, canzoni, esibizioni, travestimenti, interviste, video, film, visioni di una delle più grandi rockstar di sempre, David Bowie, artista prolifico dai mille volti, figura chiave della cultura glam nei primi anni ’70, sperimentatore con Brian Eno alla fine del decennio, icona del pop e del cinema negli anni ’80, sempre al centro della scena, sempre magnetico, sempre unico. Montando quattro decadi di materiale d’archivio, il film crea un flusso visivo e sonoro che rende conto della complessità di un genio della musica e di un simbolo della cultura di massa.
“Psycho” di Alfred Hitchcock, con Janet Leigh, Anthony Perkins
Marion Crane, impiegata in una società immobiliare, scappa con 40.000$ rubati dalle casse della ditta. Durante la fuga verso la casa del fidanzato, nel mezzo di un temporale, decide di passare la notte nel Motel gestito dal giovane Norman Bates, uno strano giovane oppresso dall’autoritarismo della madre con cui vive nella casa attigua.