Parole e dialoghi in scena, alla scoperta del valore terapeutico della poesia nella nostra società. Metti un mercoledì sera al Ridotto con “La farmacia delle parole”: così s’intitola il progetto a cura di Teatro Metropopolare diretto da Livia Gionfrida con cui il Politeama Pratese torna a collaborare dopo il successo del ciclo “Avanguardie” per i più piccoli. Quello di mercoledì 12 ottobre (alle ore 21,00) sarà il primo di una serie di dialoghi che creeranno un filo fra il pubblico detenuto della casa circondariale “La Dogaia” – dove Metropopolare lavora da 15 anni con un progetto di residenza artistica – e il pubblico esterno del Politeama invitando artisti e artiste della scena contemporanea. Come Marta Cuscunà, autrice e performer di teatro visuale che nella sua ricerca unisce l’attivismo alla drammaturgia contemporanea per figure: con lei nella serata del 12 ottobre dialogherà la regista e drammaturga Livia Gionfrida per riflettere sul potere “curativo” delle parole nella nostra società. Gli incontri, a cadenza mensile, torneranno a novembre e a dicembre.
Marta Cuscunà, la prima ospite, incontrerà mercoledì pomeriggio i detenuti dentro le mura del carcere pratese per poi confrontarsi la sera con il pubblico del Ridotto. Una serata fra teatro e poesia, in cui si alterneranno contributi affidati alle voci di Cuscunà e Gionfrida insieme a momenti di confronto con il pubblico.
«Questo percorso è iniziato lo scorso anno, quando abbiamo coinvolto alcuni tra i più importanti poeti e poetesse della scena contemporanea italiana per riflettere con detenuti e pubblico esterno sul valore che la poesia ha nella nostra società e nel quotidiano di ognuno di noi – aggiunge la regista Livia Gionfrida – È un tema che accompagna in questi anni il mio lavoro di ricerca artistica e lo riprendo adesso in questa nuova formula, “La farmacia delle parole”, una conversazione pubblica tra teatro e poesia in cui sarò affiancata da artisti e compagni di viaggio eccezionali. Con loro e con il pubblico ci interrogheremo su quanto la poesia possa essere in questi tempi così incerti una vera e propria cura per l’anima».
Nata a Monfalcone, Marta Cuscunà si è formata studiando a “Prima del Teatro: Scuola Europea per l’Arte dell’Attore”, dove ha incontrato alcuni grandi maestri del teatro contemporaneo, da Joan Baixas a José Sanchis Sinisterra,. Ha recitato in “Merma Neverdies”, spettacolo con pupazzi di Joan Miró e Zoé, “Inocencia criminal”, diretti da Joan Baixas. Nel 2009 ha vinto il “Premio Scenario per Ustica” con “È bello vivere liberi!” e nel 2012 ha ricevuto una menzione speciale Premio Eleonora Duse per “La semplicità ingannata”. Nel 2016 debutta con “Sorry, boys”, terzo capitolo della trilogia “Resistenze femminili”. A gennaio di quest’anno ha partecipato al programma televisivo in onda su Rai3 “La Fabbrica del mondo” di Marco Paolini e Telmo Pievani.
“La farmacia delle parole” vede il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato per Teatro Metropopolare. Il biglietto d’ingresso è di 5 euro.