“Giovanni non ha la faccia da Santo”, o almeno questo è quello che dicevano i compagni di classe e gli amici di Sangiovanni quando era più piccolo. Ora, a soli diciannove anni, è considerato una promessa della scena pop italiana. Con diciotto dischi di platino e tre ori alle spalle, oltre cento milioni di streaming su Spotify ed Apple music per il suo pezzo più famoso “Malibu”, che lo hanno fatto piazzare in cima alla classifica del 2021 e che lo hanno portato sul palco dell’Ariston, adesso Sangiovanni è in tour per promuovere un nuovo progetto musicale, il suo primo album in studio “Cadere Volare”. L’artista si esibirà la sera del 2 Settembre in Piazza Duomo a Prato.
Il “Cadere” ed il “Volare” sono per l’artista momenti inscindibili tra loro, che corrispondono al medesimo movimento; concetto che viene espresso chiaramente anche dall’immagine in copertina dell’album. “La mia musica ad un primo ascolto può sembrare leggera nel senso più superficiale del termine, ma questa è anche la mia forza. Io ricerco la leggerezza e per farlo spesso devo scavare in profondità per trovare le mie emozioni. Il mio obiettivo in musica è comunicare sensazioni profonde con leggerezza”
È così che Sangiovanni descrive il suo modo di fare musica: leggera, ma solo in superficie. Un’ idea che appare sicuramente coerente anche con lostile del suo ultimo album.
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