Il consigliere del gruppo “Centrodestra” in consiglio comunale Claudiu Stanasel ha protocollato un ordine del giorno per proporre la candidatura di Prato come Capitale della Cultura 2025. Il primo firmatario è proprio Stanasel, mentre gli altri sono i restanti componenti del gruppo in consiglio comunale Mirko Lafranceschina, Eva Betti e Leonardo Soldi.
«Questo documento contiene una vera e propria sfida per tutta la città – comincia il documento – proporre la candidatura di Prato per il titolo di Capitale italiana della Cultura e rilanciare il nostro territorio basandoci su due settori in cui crediamo fortemente: cultura e turismo. Noi pensiamo che Prato abbia tutte le carte in regola per raggiungere questo obiettivo e che la città meriti da subito un impegno corale per mettersi in cammino su questo percorso importante. Prato è una città di una straordinaria vivacità, un mosaico di realtà culturali, che ha sul proprio territorio realtà importanti a livello nazionale ed internazionale come il Centro per l’Arte Contemporanea Pecci, il Museo del Tessuto, il Museo di Palazzo Pretorio e molte altre. Dobbiamo avere sempre più attenzione per loro, dobbiamo essere sempre più al loro fianco, ascoltarle, coinvolgerle, valorizzarle e sostenerle ed è per questo che questa candidatura deve coinvolgere tutti, senza alcuna distinzione di carattere politico perché soltanto insieme, uniti, possiamo vincere e ottenere un titolo così prestigioso come quello di Capitale italiana della Cultura ma soprattutto l’indotto economico e pubblicitario che un percorso simile può portare al nostro territorio. Negli ultimi anni i Comuni della Toscana si sono dimostrati molto competitivi portando alla vittoria di questo titolo Pistoia che è stata Capitale italiana della Cultura nel 2017 e diversi Comuni che sono arrivati tra i finalisti delle ultime edizioni, come nel caso di Grosseto che proprio quest’anno è arrivata tra i dieci finalisti per l’edizione del 2024».
«Per vincere però dobbiamo costruire insieme un cambio di prospettiva nelle politiche culturali – si legge – che parta proprio dalle grandi energie che esistono in città e dal mettere al centro loro e i loro bisogni, unendo le magnifiche opere d’arte che custodisce la nostra città col fermento di creatività e dinamismo che sta coinvolgendo sempre di più Prato in ogni suo quartiere grazie all’iniziativa dei nostri cittadini, pronti a rialzare la testa dopo questa crisi. In questo modo potremo presentare un progetto originale e unico che attiri visibilità, turisti, investitori ed un forte valore aggiunto per tutta la provincia di Prato a partire dal nostro Comune, il capoluogo che è la terza città per numero di abitanti nel centro Italia».
«Noi, come centrodestra, siamo pronti a contribuire fornendo idee e proposte, come abbiamo fatto sino ad ora, sulla base della nostra visione in merito al rilancio della cultura e del turismo del nostro territorio quali vettori di una vera e propria rinascita economica di tutta la città di Prato – spiega il documento – Indicativamente nel mese di giugno prossimo verrà pubblicato il bando per la candidatura da parte del Ministero. Quest’anno la capitale è Procida, l’anno prossimo toccherà a Brescia e Bergamo, scelte anche per ricordare le vittime del Covid che in quelle due città sono state moltissime e nel 2024 la capitale italiana della cultura sarà Pesaro. Prato ci ha già provato nel 2017, sempre con Biffoni sindaco, senza però riuscire ad arrivare neanche tra le 10 finaliste. Facciamo esperienza dal passato, prendiamo atto degli errori fatti ma anche degli insegnamenti ricevuti».
«Questa volta serve un lavoro di squadra di tutta la politica pratese perché questo nostro centrodestra ha dimostrato ampiamente l’importanza che dà a questi temi tramite le proposte in materia di turismo e cultura arrivate da parte nostra sui banchi del consiglio comunale – conclude l’ordine del giorno – alcune delle quali anche approvate dalla maggioranza. A questo punto sappiamo bene che c’è già un lavoro iniziato da questa Amministrazione per quanto concerne il turismo e la cultura, che può e deve essere migliorato e rafforzato coinvolgendo tutti gli enti e le associazioni di settore e la cittadinanza per fare un grande lavoro di squadra che permetta a Prato di vincere e ritagliarsi il posto che si merita nel campo della cultura e del turismo».