Il Comune ha candidato ai fondi Pnrr (6,5 milioni) anche il progetto dello “stadio dell’acqua” di Iolo, che secondo il nuovo progetto non sorgerà al posto della vecchia piscina di Iolo, quella costruita da Marco Meozzi secondo la tecnica Binishell di cui avevamo parlato alla fine di gennaio, ma accanto.
“Il progetto dello stadio dell’acqua, ovvero della piscina olimpionica di Iolo – scrivono dal Comune – è candidato alla Manifestazione di interesse bandita lo scorso 23 marzo dal Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la selezione di proposte di intervento da parte dei Comuni volte a favorire la realizzazione o la rigenerazione di impianti su cui sussista un particolare interesse sportivo o agonistico da finanziare con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nell’ambito della Missione 5 Inclusione e coesione”.
“L’impianto spiega il Comune – sorgerebbe a Iolo nell’area di proprietà comunale delimitata da via Bessi via Longobarda, via per Iolo e via Ghisleri dove si trova uno tra i principali complessi a destinazione sportiva del Comune di Prato, che comprende tra gli altri l’attuale piscina con vasca da 25 metri. La nuova struttura, che sorgerebbe accanto, si configura come una piscina olimpionica da 50 metri coperta, con 8 corsie e profondità fino a 2,5 metri, sala per ginnastica prenatatoria di 75 mq, tribune da 950 posti, hall di accoglienza, spogliatoi per utenti e personale, infermeria, sala controllo antidoping e le migliori dotazioni per il risparmio energetico e l’ecosostenibilità, in cui poter ospitare corsi, competizioni dilettantistiche e agonistiche, ad uso delle molteplici società sportive che già operano sul territorio”.
L’ubicazione scelta per la collocazione della vasca olimpica tiene conto di importanti fattori, tra cui l’edificazione del complesso su terreni attualmente di proprietà dell’Amministrazione Comunale, il raccordo con la principale viabilità comunale e le arterie viarie, la manutenzione e controllo dei costi, la creazione di una “cittadella dello sport”, il cospicuo approvvigionamento idrico di acqua potabile direttamente dalla falda e la dotazione di parcheggi già esistenti a servizio degli impianti sportivi.
I principali requisiti individuati in fase di progettazione preliminare sono l’elevato livello di flessibilità d’uso degli spazi, che devono essere adeguati all’accoglimento di una vasta gamma di attività legate all’utilizzo dell’acqua, dalla pratica agonistica, al nuoto, al nuoto sincronizzato, alla pallanuoto, operato dalle numerose società sportive presenti sul territorio, fino alle gare di livello sovraregionale; – il perseguimento della soluzione ottimale con il minor dispendio di risorse economiche e ambientali, sia in fase di realizzazione che di gestione futura.
L’ntervento di realizzazione della nuova piscina olimpionica potrà essere suddiviso in due lotti e il primo lotto a sua volta in stralci funzionali:
- Lotto 1- stralcio 1: realizzazione del nuovo corpo di fabbrica ospitante la vasca da 50 metri dello Stadio del Nuoto, nell’area a fianco alla piscina esistente e la sistemazione di minima degli spazi aperti adiacenti;
- Lotto 1 – stralcio 2: realizzazione del collegamento coperto tra il corpo di fabbrica di cui al lotto 1 – stralcio 1 e la piscina esistente;
- Lotto 1 – stralcio 3: realizzazione del portico di accesso e collegamento tra le due piscine, compresa la sistemazione degli ambienti esterni circostanti e la realizzazione della piazza interna pedonale;
- Lotto 2 (suddivisibile in più fasi): sistemazione degli spazi esterni all’interno del perimetro del lotto, l’ampliamento di parcheggi nelle aree appositamente indicate, e la piantumazione a verde delle fasce attorno agli impianti.