Gli Stati generali dello spettacolo dal vivo in Toscana hanno visto arrivare oltre 200 contributi da parte di circa 150 compagini artistiche e singoli soggetti. Il percorso di partecipazione è stato promosso da Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Regione Toscana e Anci Toscana.
Diciannove giorni di tavoli di lavoro aperti 24 ore su 24 per una sintesi di proposte ed obiettivi per il rilancio del settore che è stata consegnata al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, durante l’evento: “La Toscana: uno spettacolo dal vivo. Scrivilo con noi” al cinema La Compagnia di Firenze. La relazione ha raccolto testimonianze e proposte di tutti i settori del mondo dello spettacolo con lo scopo di fotografare la situazione attuale e fornire suggerimenti strategici alla Presidenza della Regione. I contributi sono arrivati da operatori culturali, artisti e rappresentanti delle istituzioni: circa 150 soggetti, fra singoli e compagnie, che hanno preso parte alle attività con un’età media media dei partecipanti che va dai 41 ai 60 anni (60% uomini e 40% donne), che attesta anche la necessità di un ricambio generazionale non solo nel pubblico, ma anche nel settore stesso.
Gli Stati generali hanno puntato i riflettori sulla necessità di una migliore strategia e progettualità, fondamentali per orientare meglio le risorse in investimenti strutturali e non per eventi spot: servono sostegni in grado di sostenere davvero una programmazione che possa dare respiro a lavoratori e pubblico.
Nelle intenzioni del Presidente della Regione, Eugenio Giani, c’è il rilancio della cultura in Toscana: “Se fino ad oggi abbiamo dovuto lavorare in difesa a causa della pandemia, che tante risorse ha spostato necessariamente altrove, da oggi con la cultura giochiamo al contrattacco – ha spiegato – Valorizzeremo i teatri e i luoghi di espressione di spettacolo dal vivo, danza, musica, cinema. Gli Stati generali ci hanno fornito quella base programmatica per il lavoro dei prossimi tre anni, in cui potremo pianificare risorse, squadre e azioni a lungo termine mettendo a frutto il lavoro sinergico con le amministrazioni comunali e le istituzioni culturali di cui la Toscana ha una densità tra le più alte in Italia”.