Riapre il 25 marzo la Galleria degli Alberti e i pratesi potranno tornare a vedere i capolavori di Caravaggio, Filippo Lippi e Giovanni Bellini, “oltre alle opere di Puccio di Simone, Bronzino, Santi di Tito, Poppi, molte opere del Seicento fiorentino e un cospicuo numero di sculture di Lorenzo Bartolini, artista di Prato attivo nella prima metà dell’Ottocento”, si legge nella presentazione.
Fortemente voluta dal Gruppo Intesa San Paolo per consentire la fruizione pubblica di un importante nucleo di 90 opere della collezione appartenuta alla Cassa di Risparmio di Prato, oggi proprietà di Banca Popolare di Vicenza S.p.A. in Liquidazione Coatta Amministrativa.
“Il percorso espositivo – curato da Lia Brunori, funzionaria della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per Firenze, Pistoia e Prato – apre con due tabernacoli affrescati di inizio Quattrocento che focalizzano il rapporto con la città e i suoi santi protettori – spiega la nota inviata ai giornali – per poi arrivare all’opera di Filippo Lippi che incarna il culmine artistico di una produzione pittorica che già dal Medioevo mostrava episodi di rilevanza nel territorio”.
“La Galleria prosegue seguendo l’ordine cronologico, evidenziando di volta in volta specifiche manifestazioni artistiche: dal capolavoro di Bellini alla tradizione pittorica cinquecentesca, dall’età della Controrifoma a Caravaggio, dalla devozione pratese della Cintola alla sfavillante pittura seicentesca e settecentesca, esposta come un’antica Galleria da godere nei suoi valori estetici e nel fascino di molteplici spunti di riflessione. E ancora l’Ottocento dei pratesi Catani Chiti e Bartolini, seguiti da accenni novecenteschi di schietta toscanità.
La visita è a ingresso gratuito per tutti i visitatori con apertura nei giorni di sabato e domenica 10.30-19.00 (ultimo ingresso un’ora prima). La prenotazione del biglietto per la visita accompagnata è consigliata, collegandosi al sito www.gallerieditalia.com o scrivendo all’indirizzo mail [email protected].
“Intesa Sanpaolo è lieta di avere contribuito alla riapertura della Galleria di Palazzo degli Alberti, un risultato importante raggiunto grazie al lavoro costantemente condiviso con Banca Popolare di Vicenza S.p.A. in L.C.A., la Soprintendenza competente e il Comune di Prato, in un clima di forte sinergia tra istituzioni pubbliche e realtà private. Uscendo dalle difficoltà imposte dalla pandemia, è un piacere tornare a vivere la bellezza di una preziosa collezione che appartiene intimamente all’identità e alla storia di questa città, a ulteriore conferma dell’attenzione della Banca per la valorizzazione dei patrimoni culturali dei territori di riferimento, in piena coerenza con l’impegno del nostro Progetto Cultura”, sottolinea Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo.
“È con particolare orgoglio che oggi offriamo a Prato ed a coloro che la visitano la possibilità di accedere ad un nuovo ambiente espositivo ricco di opere, capolavori e di un’importante parte della storia di questa città. Un patrimonio culturale che come Intesa Sanpaolo siamo particolarmente lieti di essere riusciti a valorizzare, rispettando l’impegno preso nel 2018 con meticolosa attenzione all’identità, alla cura e tutela del patrimonio, alle specificità che questo territorio esprime”, ha spiegato Luca Severini, Direttore Regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo.
“Il nuovo, preziosissimo, allestimento della Galleria di Palazzo degli Alberti fa comprendere il legame inscindibile tra le opere e la città. Capolavori che raccontano una storia di arte e di emozioni: poterli restituire ai cittadini è una gioia ed una soddisfazione, resa possibile grazie alla volontà di Intesa Sanpaolo e grazie alla collaborazione fondamentale della Soprintendenza e del Comune di Prato e anche grazie a chi, come gli Amici dei Musei, ha creduto fermamente in questo legame”, commenta Matteo Biffoni, Sindaco del Comune di Prato.
“Grazie all’impegno di Intesa Sanpaolo e alla disponibilità di Banca Popolare di Vicenza in L.C.A., che ha messo a disposizione le opere di sua proprietà, viene restituita alla comunità di questo territorio la possibilità di ammirare una collezione importantissima. Credo che il significato simbolico dell’evento di oggi sia estremamente rilevante: questa inaugurazione sottolinea con forza la funzione pubblica riservata al patrimonio culturale, in attuazione di quanto sancito dall’art. 9 della Costituzione, ed è questo un traguardo che è stato raggiunto grazie alla collaborazione messa in atto tra le Istituzioni e alla sensibilità di Intesa Sanpaolo” ha aggiunto Andrea Pessina, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e per le province di Pistoia e Prato.