Grandi brand italiani degli anni ’80, modelli femminili e completi da bambini degli anni Venti, così come la moda maschile degli anni Trenta di sartoria pratese e fiorentina. E poi vesti da notte, capi della grande sartoria degli anni Sessanta e oggetti come bottoni, fibbie, bijou e borsette. Sono questi i protagonisti di “Novecento elegante. Abiti e accessori dalla donazione Fineschi”, in programma al Museo del Tessuto fino al prossimo 29 maggio.
“Si tratta – spiega la presentazione – di un’accurata selezione di oltre 80 oggetti tra abiti e accessori femminili e maschili appartenuti alla famiglia Fineschi – tra le più attive della borghesia imprenditoriale pratese fin dalla metà dell’Ottocento – raccolti negli ultimi vent’anni con cura e passione da Ada Tirinnanzi, moglie di Antonio Fineschi, detentrice della memoria familiare. L’intera collezione, composta da oltre 160 oggetti, è stata generosamente donata nel 2021 al Museo andando così ad arricchirne il patrimonio, incrementando la sezione moda e abbigliamento con oggetti che spaziano dalla fine dell’Ottocento fino agli Novanta del Novecento e diventando a tutti gli effetti patrimonio cittadino.
Il percorso espositivo rispetta lo spirito con cui la raccolta è stata generata e, quindi, si legge nella presentazione “procede per filoni tematici e cronologici: abbigliamento infantile e giocattoli, abbigliamento maschile e femminile da giorno e da sera accompagnati da accessori di lusso, attività creative femminili e interessi culturali dei componenti della famiglia”.
“La qualità dei tessuti e la manifattura degli abiti seguono in modo puntuale i riferimenti alle tendenze della moda del periodo, come testimoniano le riviste, le planche, i figurini, i libri tendenze e campionario – appartenenti ad altre collezioni del Museo – che arricchiscono l’esposizione creando un suggestivo dialogo tra questa eterogenea varietà di materiali. In continuità con la precedente esposizione, si torna a parlare di Galileo Chini con due interessanti dipinti del 1934 che testimoniano il rapporto di parentela della famiglia dell’artista con i Fineschi. L’esposizione si completa di un filmato, appositamente realizzato dal Museo per l’occasione, che unisce le fotografie tratte dagli album di famiglia e le riprese originali. Il video contribuisce a contestualizzare gli oggetti e a rendere la raccolta una testimonianza autentica di molte e affascinanti microstorie che attraversano la vita di questa famiglia e anche quella dei costumi sociali e della moda italiana del secolo scorso”.
La mostra, curata dalla conservatrice del Museo Daniela Degl’Innocenti con la collaborazione di Valentina Sonnati, è allestita nella suggestiva Sala dei Tessuti Antichi del Museo e presenta una trentina di abiti e una cinquantina di accessori e complementi d’abbigliamento che sono espressione del gusto, della moda e della vita sociale italiana, testimonianza fondamentale per la storia del territorio e la storia del costume italiano tra Otto e Novecento.
La mostra ha ricevuto il sostegno del Socio Fondatore Comune di Prato, di Estra spa, della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, di Saperi Srl, della Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura, della Regione Toscana, del Museo del Tessuto Supporter Club.
In occasione del primo giorno di apertura, domenica 13 febbraio, il Museo sarà aperto in via straordinaria dalle 10.00 alle 19.00.
Orari
martedì-giovedì: 10.00-15.00
venerdì e sabato: 10.00-19.00
domenica: 15.00-19.00
Ingresso: intero 8 euro, ridotto 6 euro