Giuseppe Allocca ci ha preso gusto e dopo “La genesi del rigenero” porta sul palco “Col nome del guadagno”, un monologo che sarà “un’ode all’avidità pratese, alla religione che nella storia ci ha accumunato tutti: quella verso il dio denaro – spiega nell’introduzione dello spettacolo – Per farlo ci serviremo di un’altra storia, ancora più grande, quella del personaggio pratese più importante, che domina piazza del Comune da anni: Francesco di Marco Datini”.
In scena al teatro Borsi da venerdì 14 a domenica 16 gennaio (biglietti a 15 euro qui), “Col nome del guadagno” è uno spettacolo diverso dal precedente anche nei toni. “Mentre il primo era una continua esaltazione di Prato e dei pratesi (si parlava della storia dei cenciaioli) in questo, in alcune parti, sparerò a zero su alcuni comportamenti non troppo virtuosi nella nostra storia – spiega infatti Allocca – Non preoccupatevi, quello che verrà fuori in realtà sarà una celebrazione ancora più alta della nostra città e del personaggio che ha fatto parlare di noi in tutto il mondo”.
Testo e interprete: Beppe Allocca
Aiuto regia e tecnico luci: Lorenzo Castagnoli
Costumi: Lavandalab e Lofoio
Foto: Kevin Gumiero
Teatro: Borsi di Prato
Produzione: Nicole srl
Biglietti: online e botteghino