Giovedì 4 novembre (fino al 7) arriva al teatro Magnolfi Monica Demuru con “Jukebox”, un progetto di Encyclopédie de la Parole che dopo essere stato a Prato nel 2019 ha fatto fatto tappa nella sua versione italiana anche a Roma e a Cagliari.
È uno spettacolo che viene pensato e realizzato sulla base del territorio che lo ospita. “Una città, i suoi abitanti e la lingua che condividono, un lavoro composto in stretta collaborazione tra un autore, un performer, un drammaturgo locale, e dei raccoglitori di discorsi, che collezionano, classificano, trascrivono delle registrazioni audio, che vengono poi ri-create durante una performance”.
“La performance pone al centro della scena l’artista nelle vesti di un jukebox umano che restituisce agli spettatori una serie di parole collezionate da alcuni ‘raccoglitori’, che hanno scandagliato le città in cerca di suoni, conversazioni e documenti da ascoltare per essere portati in ‘scena’, ovvero in ‘voce’”, spiega la presentazione.
“Jukebox è realizzato per rappresentare le singolarità delle parole e per rilevare – continua la nota – e rivelare l’unicità linguistica di uno specifico contesto culturale e geografico, tratteggiando un ritratto della città fatto di suoni, parole, discorsi. Esplora così i modi con cui una comunità rappresenta se stessa, portando in scena quelle voci che il pubblico desidera ascoltare, facendole risuonare le une con le altre”.
“Siamo tutti esperti del parlare” è il motto di Encyclopédie de la Parole, progetto artistico di Joris Lacoste ed Elise Simonet che colleziona e classifica registrazioni, trascrizioni, ri-creazioni attraverso delle performance. Da questa collezione, che include più di mille documenti disponibili per la consultazione sul web, l’Encyclopédie de la Parole attinge per produrre arte sonora, performance, conferenze, concerti e installazioni. Biglietto: 15 euro. Posto unico non numerato.