La Camminata per Gonfienti torna domenica 10 ottobre con ritrovo in piazza del Comune di Prato alle 14,30. Giunta alla settimana edizione, la camminata ha l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni sullo stato di abbandono dell’area etrusca di Gonfienti, una vera e propria città etrusca che giace sotto l’interporto. Ideata da Maila Ermini, alla camminata si è affiancata presto una petizione con la quale si chiede la creazione di un museo etrusco e la valorizzazione in generale dell’area archeologica.
“Chiediamo che i reperti siano collocati presso Villa Niccolini a Gonfienti, proprio vicino all’area archeologica, così come era stato approvato dal Comune di Prato nel 2004, e non portati a Campi Bisenzio – si legge nella petizione – I reperti devono stare vicino al luogo del ritrovamento; se si trovano altrove, pur non distanti, si perde il contatto con il territorio e si dimentica la scoperta, lo studio e la cura che necessita il sito, anche al fine di vederlo finalmente fruibile al pubblico. Insomma, il fatto di voler trasportare i reperti altrove denunzia la volontà di obliare l’area archeologica e di puntare piuttosto verso l’espansione speculativa edilizia. Per questo è fondamentale che a Prato nasca il Museo Etrusco”.
Quella scoperta durante la costruzione dell’Interporto, è una vera e propria città etrusca, con la casa (domus ndr) più grande dell’Italia centrale. Nel 2007 il Corriere fece il punto sulla situazione, il Tirreno nel 2011 e si riparlò della grande area archeologica seppellita sotto l’interporto anche in occasione della mostra che il Comune di Prato dedicò agli Etruschi nel 2016.