Alberto Batisti, direttore artistico della Camerata Strumentale della città di Prato, racconta le turqueries con Mamma li turchi! all’Università del Tempo Libero Eliana Monarca.
Le lezioni dell’Università del Tempo libero Eliana Monarca riprendono giovedì 30 settembre con Mamma li Turchi! (Il gusto turchesco nella musica d’Occidente fra XVII e XIX secolo), cinque appuntamenti con il maestro Alberto Batisti.
Gli incontri si terranno ogni giovedì, dalle 16 alle 18, in videoconferenza gratuita sul sito dell’Università del tempo libero, dal 30 settembre al 28 ottobre.
Di gran moda fra il 1670 e i primi tre decenni dell’800, le turqueries sono state composte da grandi maestri della musica come Rameau, Gluck, Mozart (Il ratto del serraglio, la Sonata con rondò alla turca, il Quinto concerto per violino) con strumenti “turchi”. Nelle orchestre sinfoniche entrano strumenti come campanelli, sonagli, grancassa, triangolo, piatti già usati, comunque, anche da Hayden e Beethoven (Nona sinfonia, Musiche di scena per Le Rovine d’Atene).
Batisti parlerà anche di Rossini e delle sue opere di argomento turco, come Italiana in Algeri e Il turco in Italia, che utilizzano gli stessi elementi.