Da oggi, 8 maggio, riapre a Vaiano il museo della Badia – Casa della memoria di Agnolo Firenzuola. Il museo sarà di nuovo aperto il sabato e la domenica e si potrà tornare ad ammirare il chiostro rinascimentale, la chiesa romanica, il cucinone dei monaci, l’antica gualchiera e gli scavi archeologici. Visite solo su prenotazione: 328.7550630, 328.6938733 o [email protected].
“Il museo espone reperti sulla vita del Monastero benedettino-vallombrosano di San Salvatore a Vaiano, ma anche della storia del territorio dell’attuale Comune e, in generale, della Valle del Bisenzio – si legge nella nota – Il museo è anche Casa della Memoria dello scrittore e abate Agnolo Firenzuola (1493-1543) e dei personaggi illustri della famiglia Medici: Carlo de’ Medici (1428-1492), figlio di Cosimo il Vecchio, e Giovanni de’ Medici (1475-1521), poi Papa Leone X, secondogenito di Lorenzo de’ Medici (1449-1492)”.
“La Badia di Vaiano fu abitata da Agnolo Firenzuola, dal 1538 al 1543, anno della morte dello scrittore e abate. Durante la sua permanenza a Vaiano scrisse le sue opere più note come “La Prima Veste dei discorsi degli animali” e “I Dialoghi delle bellezze delle donne”. All’interno della Badia si può ancora visitare la “residenza dell’Abate”. Tra i libri ed i documenti esposti, alcuni volumi di Agnolo Firenzuola fra cui la prima edizione delle Prose (1548) e delle Rime (1549)2.
«Credo che questa riapertura, sia pur su prenotazione, sia un segnale tangibile di ottimismo e di parziale ripartenza – dice Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria e coordinatore del Museo della Badia -. Siamo felici di poter riaccogliere i visitatori: si torna a fare cultura, nel pieno rispetto delle normative».