Il Centro Pecci riapre al pubblico l’8 maggio con due nuove mostre: “Poems I Will Never Release”, retrospettiva dedicata a Chiara Fumai coprodotta con il Centre d’art contemporain di Ginevra, “After Us”, una diagnosi poetica ma acuta del presente curata dall’artista Julian Rosefeldt e prodotta da In Between Art Film.
A queste due, dal 15 maggio, si aggiungerà “Cambio”, un progetto multidisciplinare del celebre duo di designer Formafantasma che evidenzia il ruolo cruciale e la responsabilità del design nei confronti dell’ambiente. La mostra è in collaborazione con la Serpentine Gallery di Londra.
Prorogata invece fino al 6 giugno Cultfiction, personale della fotografa Marialba Russo inaugurata lo scorso primo marzo
“Poems I will Never Release”
A tre anni dalla sua prematura scomparsa il Centro Pecci dedica a Chiara Fumai la retrospettiva “Poems I Will Never Release”, a cura di Milovan Farronato e Francesco Urbano Ragazzi in collaborazione con Cristiana Perrella.
“La mostra è parte di un ampio progetto che mette insieme diverse istituzioni europee con lo scopo di rivisitare il lavoro dell’artista, preservarne il lascito e trasmetterlo a un vasto pubblico. Presentata alla fine del 2020 al Centre d’Art Contemporain Genève, la mostra – dopo il Centro Pecci- viaggerà per i prossimi due anni a La Loge di Brussels e alla Casa Encendida di Madrid, approfondendo l’indagine su una personalità creativa che ha sviluppato in modo marcato i linguaggi della performance e dell’estetica femminista del XXI secolo”.
After Us
“A partire da una disamina delle dinamiche del presente, tredici artisti riflettono sul futuro mescolando visioni distopiche a analisi documentaristiche – si legge nella presentazione – Lavori video in cui temi quali identità e alienazione, nostalgia e memoria, populismo e verità vengono sondati: una diagnosi poetica ma acuta del presente suggerisce una prospettiva malinconica sul futuro, in un’epoca – After Us -, dopo di noi”. L’artista berlinese Julian Rosefeldt (Monaco di Baviera,1965) è famoso a livello internazionale per le sue opere video visivamente opulente e meticolosamente coreografate, per lo più presentate come complesse installazioni multicanale. Ispirato allo stesso modo dalla storia del cinema, dell’arte e dalla cultura popolare, Rosefeldt usa i classici tropi cinematografici, spaziando con stile dal documentario alla narrazione teatrale. Le sue opere sono esposte a livello internazionale in musei e festival cinematografici”.
Cambio
“Cambio è un’indagine in corso condotta da Formafantasma sulla governance dell’industria del legno, commissionata dalle Serpentine Galleries. Cambio, dal latino medievale cambium, significa “cambiamento, scambio”. L’evoluzione di questa forma di commercio nel tempo e la sua vasta espansione nel mondo hanno reso difficile la regolamentazione”.
“Per la mostra a Prato le riflessioni condotte dal progetto originario saranno oggetto di inediti accostamenti e suggestioni ulteriori, come ad esempio il confronto con la pluriennale ricerca di Giuseppe Penone sugli alberi”.