Ancora alle prese con la pandemia, il Comune non rinuncia comunque a celebrare il giorno della Liberazione dal nazifascismo e a ricordare il sacrificio e i valori profondi di chi ha fatto la Resistenza e l’impegno di tantissimi per la libertà e la costruzione della democrazia.
Il programma si aprirà alle 8 con i rintocchi della campana “La Risorta” di Palazzo Pretorio per ricordare l’annuncio della liberazione della città. A seguire il presidente del Consiglio comunale Gabriele Alberti e l’assessore alla Memoria e alle Pari Opportunità Ilaria Santi partiranno da piazza del Comune con la rappresentanza per deporre le corone di alloro ai 26 monumenti e lapidi commemorative sparse sul territorio comunale.
Alle 10 il vice sindaco e assessore alla Salute e alle Politiche sociali Luigi Biancalani, insieme a una rappresentanza, deporrà una corona di alloro alla lapide commemorativa sotto al loggiato di piazza del Comune, e alle 10.30 presenzierà con fascia e Gonfalone alla S. Messa nella Cattedrale di Santo Stefano.
Al termine si terrà la cerimonia istituzionale in piazza Santa Maria delle Carceri dove il sindaco Matteo Biffoni, il prefetto di Prato Adriana Cogode e la presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Anpi Angela Riviello deporranno una corona di alloro al monumento ai Caduti (nel rispetto delle norme di distanziamento”.
A partire da sabato 24 aprile, sui canali social del Comune e delle associazioni coinvolte, sarà diffuso il video con letture e approfondimenti “Aspettando il 25 aprile” sul tema della libertà e della democrazia, recitate all’interno dei luoghi simbolo della cultura cittadina e delle Istituzioni che riapriranno le porte per l’occasione: i teatri Metastasio e Politeama, il Palazzo Buonamici della Provincia e il Palazzo Pretorio. Verranno letti brani tratti da “Noi, ragazzi della libertà” di Gad Lerner e Laura Gnocchi e dal discorso di Sandro Pertini del 1970 davanti alla Camera dei Deputati sul valore del 25 aprile. A leggere sono stati i ragazzi di Anpi, dei Giovani Democratici, di Arci e dell’Opera Santa Rita. L’organizzazione è di Comune e Provincia di Prato, Anpi sezione di Prato, Cgil Prato, Cisl Firenze-Prato, Uil, Museo della Deportazione e Resistenza, Aned, Arci Prato, Fondazione Opera Santa Rita, Libera e Legambiente Prato.