Venerdì 26 marzo il movimento “Priorità alla scuola” indice uno sciopero della didattica a distanza in tutto il territorio nazionale. A Prato, l’appuntamento è alle 17 in piazza delle Carceri (dove sarà possibile mantenere le distanze di sicurezza).
“Saremo in piazza per chiedere la riapertura delle scuole – si legge nella presentazione dello sciopero – perché sono state chiuse troppo a lungo; perché sono chiuse di nuovo in quasi tutta Italia mentre le principali attività economiche e produttive sono aperte; perché da un anno la chiusura della scuola è una scelta politica facile e senza costi per lo Stato, che li scarica tutti su genitori e giovani alle prese con crescenti problemi di ritardi nella formazione e di disagio psicofisico; perché è ora di smetterla di rubare il tempo – il loro presente e il loro futuro – alle e ai minorenni che vivono in Italia”.
“Saremo in piazza per chiedere che: le risorse del Recovery Fund siano vincolate a rilanciare la scuola pubblica e i diritti all’istruzione e allo studio a cui devono essere restituiti il ruolo e la centralità che spettano loro. Vogliamo che quelle risorse servano:
- a ridurre a 20 il numero massimo di alunni per classe (15 in presenza di alunni speciali);
- a garantire la continuità didattica e la sicurezza, assumendo con concorsi per soli titoli i docenti con 3 anni scolastici di servizio e gli Ata con 24 mesi;
- a intervenire massicciamente nell’edilizia scolastica per avere spazi idonei a una scuola in presenza e in
sicurezza.
Nel momento (ore 16) sono 64 le città italiane in cui genitori, insegnanti e studenti manifesteranno per chiedere una scuola diversa.
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