Quando un limite diventa una scintilla che genera creatività. “L’unico collegamento tra le classi delle scuole elementari e il mondo esterno in questo momento sono le Lim, le lavagne interattive multimediali; abbiamo così pensato ad uno spettacolo dal vivo su misura per questo strumento, per portare un momento di poesia all’interno di giornate passate seduti al banco con la mascherina”. Queste le parole di Davide Venturini, regista della compagnia Tpo che da una settimana è tornata a esibirsi per i bambini con lo spettacolo “Olga e Arturo”.
Non è (solo) uno spettacolo teatrale che viene mandato in streaming. E’ un live in streaming utilizzando più camere in studio e regia dal vivo dal Teatro Fabbrichino, come uno spettacolo televisivo che usa cinque telecamere ma recitato e suonato in diretta da quattro persone, tra performer e musicisti.
Una dinamica sofisticata e innovativa nella quale è presente anche una parte di interazione con la classe che assiste allo spettacolo. “Olga e Arturo” è ispirata alla novella The gift of the Magi di O. Henry, pseudonimo di William Sydney Porter, molto nota negli Stati Uniti ma poco conosciuta dai bambini italiani.
Una storia natalizia, che parla del tema del dono: “è un esercizio di teatro attraverso tecnologie moderne, abbiamo voluto far dialogare e contaminare il classico e il contemporaneo”. Sulla scena Běla Dobiášová, Francesco Dendi, Francesco Fanciullacci, Federica Camiciola.
La proposta ha riscosso molto successo, tanto che nelle prossimi mesi la compagnia andrà in scena anche per tre repliche al giorno, una soddisfazione che arriva al termine di un anno drammatico per lo spettacolo dal vivo: “solitamente facevamo in media 300 date, la maggior parte all’estero, tra gli Stati Uniti, l’Europa e la Cina, quest’anno sono state tutte cancellate. Ci hanno salvato i sussidi arrivati dall’amministrazione locale, regionale e dal ministero: questa situazione ci ha dato la possibilità, oltre a realizzare progetti come Ex Fabrica quest’estate, di spremerci per immaginarci questo spettacolo e interrogarci su cosa sarà il teatro post Covid”.
“Olga e Arturo” è coprodotto dal Teatro Metastasio e realizzato in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo.