Aspettando di riaprire, il Centro Pecci prosegue la sua rassegna di incontri online “Pecci on”. Ecco il programma dal 7 al 13 dicembre.

Lunedì 7 dicembre, ore 17.00

#Museum2B
Contemporaneo a cosa?
Una conversazione con Teresa Iarocci Mavica e Cristiana Perrella

In occasione della Sedicesima Giornata del Contemproaneo l’Istituto Italiano di Cultura di Mosca organizza Contemporaneo a cosa?, una conversazione fra Teresa Iarocci Mavica, Direttrice della Fondazione V–A–C, Venezia-Mosca, e Cristiana Perrella, Direttrice del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato.

Modera Daniela Rizzi, Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Mosca.

L’incontro si terrà in italiano con la traduzione simultanea in russo su piattaforma Zoom. Registrazione obbligatoria a questo link.

Martedì 8 dicembre, ore 18.00

#Museum2B
Affrontare Nuove Sfide
Una conversazione con November Paynter e Cristiana Perrella

In occasione della Sedicesima Giornata del Contemproaneo l’Istituto Italiano di Cultura Toronto presenta Affrontare Nuove Sfide, un dialogo con Cristiana Perrella, Direttrice del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, e November Paynter, Direttrice Artistica del Museo dell’Arte Contemporanea (MOCA) di Toronto (Canada).

L’evento sarà moderato dalla critica d’arte, Barbara Casavecchia.

Registrazione obbligatoria a questo link.

Mercoledì 9 dicembre, ore 18.30

#PecciSchool
Un’altra obiettività. Realtà e finzioni tra fotografia e video con Matteo Innocenti

In che modo l’immagine può rappresentare la realtà? Nella contemporaneità artistica, la fotografia e il video hanno intensificato l’interrogazione del reale, creando nuove “visioni”. La scuola di Düsseldorf ha avviato una modalità fotografica razionale, ma che al suo estremo riconduce alla commistione inestricabile con la finzione (Jeff Wall, Gregory Crewdson tra gli altri). Così nella videoarte, autori già iconici quali Douglas Gordon e Christian Marclay spingono il medium fino a rivelare – oltre l’apparente solidità della narrazione tradizionale – il potere estremo, sovversivo di ogni singola immagine.

Matteo Innocenti è curatore e critico d’arte, docente. Come curatore ha collaborato con musei e istituzioni (tra cui il Centro Pecci di Prato, la Galleria dell’Accademia di Firenze, MAD. Murate Art District, Firenze), con spazi no-profit, gallerie private italiane ed estere, residenze d’artista. È tra i fondatori di Estuario project space, presso Officina Giovani (Prato); è inoltre ideatore e direttore dello spazio no-profit La Portineria (Firenze) e curatore delle residenze artistiche Vacant Zone (online) e Vis à Vis Fuoriluogo (Molise).

In ambito critico e giornalistico ha scritto e scrive per testate d’arte quali ATP Diary, Artribune, Exibart, Flash Art, oltre che per cataloghi e riviste. Insegna all’interno di corsi accademici e Master.

Giovedì 10 dicembre, ore 18.30

#KeyWords
Parole che aprono il presente | LIMITE
con Cesare Pietroiusti e Stefano Velotti

Il secondo appuntamento di #KeyWords – ciclo di incontri realizzato in collaborazione con LabCom – Ricerca e azione per il benessere psicosociale – spin-off accademico dell’Università degli Studi di Firenze –  vedrà due nuovi ospiti riflettere sulla parola chiave LIMITE.
Cesare Pietroiusti, artista e docente, e Stefano Velotti, filosofo e professore di Estetica all’Università La Sapienza di Roma, dialogheranno sul concetto di limite, inteso come termine polivalente che apre a suggestioni molteplici. Dal limite come assenza di controllo sugli eventi che ci circondano, che ci conduce ad un senso di frustrazione e perdita, fino al limite nella sua accezione di “luogo di confine”, spazio positivo in cui avvengono scambi e trasformazioni.
Il dialogo permetterà di partire dall’esperienza contingente della pandemia per ampliare la riflessione attraverso il linguaggio dell’arte, della filosofia e della psicologia a confronto. Accompagneranno Cesare Pietroiusti e Stefano Velotti nel loro dialogo, Cristiana Perrella, Direttrice del Centro Pecci, e Patrizia Meringolo, professore di Psicologia sociale presso l’Università degli Studi di Firenze e parte del comitato scientifico di LabCom.

Venerdì 11 dicembre, ore 18.00

#Protext!inContext
Dalle opere di Tschabalala Self
Corpi e linee del colore con Igiaba Scego

La scrittrice Igiaba Scego partendo dalle opere di Tschabalala Self, presenti nella mostra Protext! Quando il tessuto si fa manifesto, riflette sul tema dell’identità nera, sui modelli di rappresentazione dei corpi e sugli stereotipi ancora presenti nel dibattito italiano.

Igiaba Scego è nata a Roma nel 1974. Collabora con Internazionale. Tra i suoi libri Pecore nere, scritto insieme a Gabriella Kuruvilla, Laila Wadia e Ingy Mubiayi (Laterza 2005),Oltre Babilonia (Donzelli 2008), La mia casa è dove sono (Rizzoli 2010, Premio Mondello 2011), Roma negata (con Rino Bianchi, Ediesse 2014) e Adua (Giunti 2015), tutti tradotti in diverse lingue. La linea del colore è in corso di traduzione negli Stati Uniti.