È stata inaugurata stamani, sabato 5 dicembre, la casa studio dello scultore Quinto Martini a Carmignano. La casa studio è stata acquisita dal Comune nel 2009, mentre nel 2016 sono state donate le opere dagli eredi. L’inventario delle opere ha richiesto due anni di tempo e adesso la casa diventa ciò che Quinto Martini voleva che fosse: un luogo aperto ed inclusivo, fruito dalla cittadinanza.
La casa studio ospita oggi oltre mille opere, tra dipinti, statue e calchi in gesso e cemento. Alcune delle statue più famose dell’artista sono esposte e sempre visibili a tutti nel vicino Parco Museo, mentre altre si trovano in musei italiani ed internazionali come l’Hermitage di San Pietroburgo o il Museo del Novecento di Firenze.
Appena la situazione epidemiologica lo permetterà, la casa studio sarà aperta al pubblico ogni primo e terzo sabato del mese, dalle 10 alle 13 (in estate anche il pomeriggio). Sarà però possibile anche fissare visite in altri giorni ed orari, prendendo un appuntamento al numero 331.1437046.
«Quinto Martini voleva che le sue opere fossero di tutti i cittadini del mondo – spiega l’assessore alla cultura Stella Spinelli – e finalmente possiamo mostrare a tutti il luogo in cui lui si ritirava a creare. Oggi restituiamo alla cittadinanza questa casa, che non vivrà solo come un museo silenzioso e inerte, ma come luogo di accoglienza verso coloro che vogliano conoscere quest’arte».
«Quest’inaugurazione è frutto di un lavoro collettivo che prosegue da anni – sottolinea il sindaco Prestanti – e che vede la preziosa collaborazione, tra gli altri, dell’Opificio delle Pietre Dure. Abbiamo riflettuto a lungo se fosse il caso di inaugurare un luogo bello come questo in un momento brutto come questo. Siamo arrivati alla conclusione che è giusto perché, citando un celebre autore russo, è la bellezza che salverà il mondo. Credo che in un momento così il nostro territorio abbia bisogno di bellezza e ispirazione, la stessa che Martini riusciva a carpire negli occhi dei contadini, degli artigiani, che vivevano qui».
All’inaugurazione era presente anche il presidente Eugenio Giani, che ha detto: «Dare a tutti la possibilità di frequentare il luogo dove ha trovato ispirazione Quinto Martini è un’azione di grande interesse pubblico».