Nella conferenza stampa del 3 dicembre, il premier Giuseppe Conte ha illustrato il contenuto del nuovo Dpcm, in vigore da venerdì 4 dicembre, che integra il decreto legge approvato mercoledì notte e le indicazioni per gli spostamenti durante il periodo natalizio a partire dal prossimo 21 dicembre.
A livello generale, rimangono in vigore le regole introdotte lo scorso 3 novembre, quelle con la suddivisione colorata delle regioni e relative restrizioni, decise dal ministro della Salute in base ai dati sulla diffusione del contagio.
Le novità
Per gli spostamenti valgono le indicazioni contenute nel decreto legge. Dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 saranno vietati gli spostamenti tra Regioni diverse (compresi quelli da o verso le province autonome di Trento e Bolzano), compresi quelli verso le “seconde case. Nello stesso periodo sarà però sempre possibile rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione. Il 25 e il 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 saranno vietati anche gli spostamenti tra Comuni diversi, e il divieto varrà anche per le seconde case situate in un Comune diverso dal proprio.
Viene mantenuto il contenuto il coprifuoco su tutto il territorio nazionale dalle 22 alle 5, mentre il 31 dicembre sarà in vigore dalle 22 fino alle 7 del mattino di capodanno.
Gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado (superiori), a partire dal prossimo 7 gennaio, potranno tornare in classe per la didattica in presenza al 75 per cento.
Le attività di bar, ristoranti, pasticcerie, gelaterie in “zona gialla” sono consentite dalle 5 fino alle 18. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Le attività in zona arancione e in zona rossa potranno effettuare solo asporto e servizio di consegna a domicilio. Dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, tranne che dalle 18 del 31 dicembre 2020 alle 7 del 1° gennaio 2021. Per capodanno quindi niente cene e veglioni: la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera.
Gli impianti sciistici rimangono chiusi fino al 6 gennaio. Il 7 gennaio riapriranno “subordinatamente”, si legge sul documento, “all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitatotecnico-scientifico, rivolte a evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti”.
Da venerdì 4 dicembre fino al 6 gennaio, dove consentito, i negozi possono rimanere aperti fino alle 21. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita digeneri alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole.
Il testo completo del Dpcm del 3 dicembre.