Dopo lo stop dettato dalla pandemia il Teatro Dante Carlo Monni di Campi Bisenzio presenta la sua nuova stagione di prosa: dieci spettacoli da lunedì 9 novembre al 9 aprile 2021.
Dieci spettacoli per la stagione di prosa 2020/2021 del Teatro Dante Carlo Monni di Campi Bisenzio: ogni serata andrà in scena nel rispetto delle norme anticontagio, mentre qui potete trovare i prezzi dei biglietti e come acquistarli.
Ecco il programma.
Sabato 9 novembre, ore 21: Viktor und Viktoria con Veronica Pivetti
Berlino, 1930. Susanne Weber, attrice disoccupata e affamata, arriva in città. Condivide la sorte col collega Vito Esposito, che la convince a debuttare come il travestito Viktor und Viktoria. Scoperto dalla Baronessa Ellinor Von Punkertin, Viktor ha un successo immenso ma, suo malgrado, s’innamora del conte Frederick Von Stein. E’ l’inizio dei guai.
Mercoledì 27 e giovedì 28 novembre, ore 21: Coppia aperta, quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame, con Chiara Francini e Alessandro Federico
Una classica commedia all’italiana che racconta la tragicomica storia di una coppia di coniugi, figli del sessantotto e del mutamento della coscienza civile del bel paese. L’evoluzione del matrimonio borghese è visto alla luce delle riforme legislative degli anni Settanta e le trasformazioni dei nuclei familiari e del loro andamento del punto di vista socio antropologico. Scritto da Dario Fo e Franca Rame, “Coppia aperta… quasi spalancata” porta in scena la psicologia maschile e la relativa insofferenza al concetto di monogamia.
Martedì 14 gennaio, ore 21: L’attimo fuggente con Ettore Bassi
Nel 1959 l’insegnate di letteratura John Keating viene trasferito al collegio maschile “Welton”. John è un professore molto diverso dai soliti insegnanti: vuole che i ragazzi acquisiscano i veri valori della vita, insegnando loro a vivere momento per momento, perché ogni secondo che passa è un secondo che non tornerà mai più. Cogliere l’attimo è ciò che veramente conta, e vivere senza rimpianti. L’entusiasmo di Keating conquista lo studente Neil Perry componente della setta segreta “I poeti estinti” di cui fa parte anche Charlie Dalton. Quest’ultimo inserisce nel giornale scolastico la richiesta di ammettere anche le ragazze nel collegio maschile, destando l’ira del preside Nolan e venendo punito. Nel frattempo Perry, seguendo la filosofia del professore, si dedica al teatro, la sua vera passione. Il padre di Neil non accetta che il figlio si dedichi a un’attività che possa distrarlo dagli studi ed esige che il ragazzo lasci immediatamente la compagnia. Neil disobbedisce debuttando sul palco e strappando grandi applausi grazie al suo talento.
Venerdì 24 gennaio, ore 21: Odore di chiuso, dal romanzo di Marco Malvaldi con Sergio Forconi, Amerigo Fontani, Andrea Kaemmerle, Diletta Oculisti, Andrea Bruno Savelli, Pietro Venè, Raffaella Afeltra, Filippo Rak.
Un cuoco, esperto gastronomico, il primo che trasforma l’arte della cucina in letteratura, quando la cucina era un regno esclusivamente femminile. Pellegrino Artusi diventa un fenomenale investigatore grazie alla lettura di un eroe suo contemporaneo, Sherlock Holmes, entrando nel mondo della nobiltà in piena decadenza ma che non ha nessuna intenzione di rinunciare ai propri privilegi. E così, tra ricette, tentati omicidi e omicidi riusciti si ride da morire entrando, attraverso un castello, in un mondo che non esiste più.
Domenica 2 febbraio, ore 18: Vetri rotti con Elena Sofia Ricci, Maurizio Donadoni, David Coco, Elisabetta Arosio, Alessandro Cremona, Serena Amalia Mazzone
Brooklyn, novembre 1938. Sylvia Gellburg, ebrea, casalinga, viene improvvisamente colpita da un’inspiegabile paralisi agli arti inferiori. Il medico, Herry Hyman, suo coetaneo e conoscente, è convinto della natura psicosomatica del male e, al tempo stesso, è sentimentalmente attratto dalla donna, mentre il marito di Sylvia, Phillip, non riesce ad accettare quanto sta accadendo. Ben presto emerge che Sylvia è ossessionata dalle notizie delle persecuzioni contro gli ebrei in Germania. Sono gli echi della Kristallnacht, ma forse l’angoscia della protagonista per quegli avvenimenti si somma ad altre fonti di frustrazione ed inquietudine.
Martedì 11 febbraio, ore 21: Don Chisciotte con Alessio Boni e Serra Yilmaz
“Chi è pazzo? Chi è normale? – si chiede Alessio Boni, uno dei registi – Forse chi vive nella sua lucida follia riesce ancora a compiere atti eroici. Di più: forse ci vuole una qualche forma di follia, ancor più che il coraggio, per compiere atti eroici. La lucida follia è quella che ti permette di sospendere, per un eterno istante, il senso del limite: quel “so che dobbiamo morire” che spoglia di senso il quotidiano umano, ma che solo ci rende umani”.
Giovedì 27 febbraio, ore 21: Scusa sono in riunione…ti posso richiamare? con Vanessa Incontrada e Gabriele Pignotta
Il titolo racconta molto di questa commedia: una frase tormentone per una generazione, quella dei quarantenni di oggi, abbastanza cresciuta da poter vivere inseguendo il successo e la carriera ma non abbastanza adulta da poter smettere di ridere ed ironizzare su se stessa. Ma cosa succederebbe se queste stesse persone per uno strano scherzo di uno di loro si ritrovassero protagonisti di un reality show televisivo?
Venerdì 13 marzo ore 21 e sabato 14 marzo ore 21,30: Inferno di Nadrea Bruno Savelli, ispirato alle opere di Antonio Manzi
Uno spettacolo alla scoperta dell’eclettico artista Antonio Manzi, nato ad Avellino nel 1953. Un’infanzia tormentata, in un paese che sta attraversando un cambiamento epocale, e poi l’adolescenza durante la quale vive una straordinaria catarsi che lo porta a produrre opere che lo riconciliano con la vita e gli restituiscono tutte le sofferenze patite. Destino. Sofferenze. Inferno. Il viaggio iniziatico di Dante, percorso attraverso l’arte, che scaraventa fuori dal corpo dell’artista tutti quei demoni che l’hanno tormentato e ossessionato.
Venerdì 27 marzo, ore 21: Semi, con la Compagnia dello Stivalaccio Nero
Semi è una “farsa grottesca per maschere”, dove quest’ultime diventano specchio deforme di vizi e difetti del vivere del nuovo millennio. Il rapporto tra figli e genitori, o in generale con l’autorità, i mezzi di comunicazione, la tecnologia che porta all’inverosimile il concetto di infinitamente vicino e infinitamente lontano, di profonda conoscenza ed estrema superficialità. In modo particolare l’attenzione si è focalizzata sui valori dell’Individuo e il modo di sbatterli in faccia al mondo, impugnati dai personaggi come fucili a canne mozze e pronti a sparare a pallettoni verso tutto e tutti. Questi personaggi, dai tratti caricati e deformi, a metà tra il fumetto e la satira espressionista del ‘900, sono dei piccoli mostri che sgomitano per trovare il loro spazio nella società, così come le antiche maschere della Commedia dell’Arte.
Giovedì 9 aprile, ore 21: Roger, con Emilio Solfrizzi
L’azione si svolge su un campo da tennis e rappresenta un’immaginaria e tragicomica partita tra un generico numero due e l’inarrivabile numero uno del tennis di tutti i tempi, un fuoriclasse di nome Roger. A raccontare l’evento è Emilio Solfrizzi, da cronista a campione e sfidante insieme.