74 fondi, 5 aree verdi, 4 autofficine, 2 banche, 1 cinema, 1 campo da calcio. Sono questi gli spazi “in attesa” nel quartiere Soccorso censiti da Giacomo Zaganelli per il progetto “No Agenzy“, progetto vincitore del bando sulla Rigenerazione Urbana a base culturale promosso da Regione Toscana, attivo dal luglio scorso nel quartiere con il patrocinio del Comune di Prato.
“Il progetto ha visto lo sviluppo di una mappa dei vuoti urbani del quartiere (fondi sfitti e spazi residuali in abbandono) disponibile in open source – si legge nella nota – ponendosi in mediazione con i loro proprietari, chiamati a ripensare la condizione di spazio privato allargando alla visione di un riutilizzo/riuso legato ad azioni culturali e sociali.
Così è nata anche la possibilità di avere un fondo vuoto in uso temporaneo per due settimane, che l’artista aprirà ai cittadini e ad un gruppo di giovani creativ under 30 che collabora al progetto (Collettivo MASC), come luogo di sperimentazione di pratiche artistiche e punto di contatto nel cuore di via Milano (storicamente una delle vie principali dell’attività sociale del quartiere, ad oggi priva di spazi di relazione).
Tre giorni di esercizi di comunità
23\24\25 ottobre in 12 luoghi del quartiere
Il laboratorio avrà una restituzione pubblica della durata di tre giorni alla fine del mese nelle giornate del 23/24/25 Ottobre.
“Sarà un’occasione di coinvolgimento comunitario chiamando i cittadini del quartiere e di tutta la città a prendere parte a un processo di inclusione sociale attivato attraverso i diversi linguaggi dell’arte contemporanea – si legge nella nota – con la produzione di 12 interventi (azioni/performance/video/ecc), ognuno connesso ad uno dei dodici principi fondamentali della costituzione, che verranno realizzati dall’artista assieme agli attori culturali che già operano nel quartiere, a nuovi attori coinvolti in occasione del progetto e agli abitanti del quartiere e che verranno presentati pubblicamente all’interno di altrettanti luoghi pubblici e privati, con la presenza tra gli spazi di alcuni fondi sfitti che verranno riaperti temporaneamente per l’occasione”.
“Le giornate, strutturate in forma di festival, restituiranno così non solo l’esperienze realizzate durante il mese di ottobre, ma proporranno e suggeriranno una visione e un’idea di potenziale che questi fondi sfitti rappresentano come opportunità per il quartiere stesso. Le suggestioni emerse durante le giornate di festival in cui tutti gli abitanti saranno guidati in percorsi di “conoscenza di prossimità” saranno ulteriore possibilità di riflessione per azioni future.