Torna il Mabuse Cineclub al Cinema Terminale di Prato con due rassegne tematiche, a partire da martedì 13 ottobre.
Due rassegne per la nuova stagione del Mabuse Cineclub al Cinema Terminale di via Carbonaia 33 per scoprire l’opera di due grandi autori contemporanei: Giorgio Diritti, che sarà ospite in sala martedì 27 ottobre per la proiezione di Volevo nascondermi, e Jim Jarmusch.
Gli spettacoli inizieranno alle 21,15 e l’ingresso in sala sarà regolato dalle normative di sicurezza legate all’emergenza sanitaria.
Ecco il programma delle proiezioni.
Dalla parte dell’uomo, il cinema di Giorgio Diritti.
Martedì 13 ottobre: Il vento fa il suo giro
Martedì 20 ottobre: L’uomo che verrà
Mertedì 27 ottobre: Volevo nascondermi. Introduce la proiezione il regista Giorgio Diritti.
Vacanza permanente: omaggio a Jim Jarmusch
Martedì 3 novembre: Daunbailò
Martedì 10 novembre: Solo gli amanti sopravvivono
Martedì 17 novembre: Dead man
Martedì 24 novembre: Paterson
Martedì 1 dicembre: Stranger than paradise
Tutti i film saranno proiettati in versione originale, sottotitolata in italiano.
Giorgio Diritti non è l’autore più prolifico del cinema italiano, ma è sicuramente uno dei più diretti: sceglie in modo mirato le storie da portare sullo schermo, e non ha timore di sembrare di parte. Le sue sono “storie che difficilmente hanno trovato il sostegno immediato di produttori e distributori, spesso troppo attenti al mero tornaconto economico del botteghino – si legge nella presentazione della rassegna – Ed è stato così che Diritti ha creato il suo modo di fare il cinema, sperimentando fin dagli esordi modalità alternative di produzione cinematografica e fondando prima una propria società (la Aranciafilm) e in seguito una eccezionale scuola di cinema nel piccolo borgo alpino di Ostana, ai piedi del Monviso”.
La rassegna Vacanza Permanente, dedicata a Jim Jarmusch, racconta uno dei massimi esponenti del cinema indipendente americano: “Uno degli aspetti del suo cinema è la presenza frequente nei suoi film di quella che viene chiamata “vacanza della narrazione” – spiegano gli organizzatori – ovvero di momenti in cui lo svolgersi del racconto subisce un’interruzione e che, a seconda dei casi, possono destare impressioni di contemplazione, riflessione, oppure malinconia, senso di perdita, abbandono, spaesamento. Si tratta di scene in cui accadono cose che sembrano non entrare nulla con la storia del film, in cui i personaggi si dilungano in conversazioni apparentemente inutili, in passeggiate interminabili, in viaggi che sembrano più dello spirito o della psiche piuttosto che della storia”.
Il programma è a cura di Filippo Bardazzi e Luca Barni.
Biglietti interi 6 euro; ridotti a 5 euro per i soci della Casa del cinema, abbonati del Teatro Metastasio e studenti Monash University.
Abbonamento: 48 euro.
Ingresso riservato ai possessori di tessera associativa 2020.