Un luogo speciale, dove la meditazione nel silenzio della natura diventerà parte integrante della cura. Succederà a Cantagallo, nel vecchio nucleo di case abbandonato negli anni Settanta del borgo di Mezzana, che grazie a un accordo tra il Comune di Cantagallo che ne era proprietario e la onlus TuttoéVita viene adesso recuperato e trasformato nel Borgo TuttoèVita, un villaggio sostenibile dove vivranno un gruppo famiglie e dove verrà realizzato un hospice speciale. Domenica 4 ottobre, a villa Guicciardini, il convegno in cui verrà presentato il progetto dell’hospice.
Il borgo di Mezzana
“Nel borgo di Mezzana è stata appena ultimata l’impegnativa risistemazione delle prime tre abitazioni grazie al lavoro dei volontari – si legge nella nota inviata ai giornali – Nel 2021 i volontari contano di portare a termine l’intero recupero del borgo che era andato praticamente distrutto e dare il via anche ai lavori del nuovo edificio che ospiterà l’hospice. Vi potranno trascorrere le ultime fasi della loro esistenza terrena malati inguaribili e le loro famiglie con un accompagnamento sanitario ma anche spirituale all’insegna del dialogo aperto a tutte le religioni”.
”La cura del corpo e quella dello spirito sono integrate – spiega padre Bormolini dei Ricostruttori – Sarà il primo hospice in Europa dove la meditazione verrà considerata un asse portante della cura, del resto la Regione Toscana è la prima che ha creato un tavolo per individuare I percorsi migliori per la cura integrale della malattia grave”.
Il progetto dei Ricostruttori e di “Tutto è Vita onlus” nasce all’insegna della eco sostenibilità, con la collaborazione della Regione Toscana e del Comune di Cantagallo. “Siamo fieri di questo progetto che condividiamo proprio per i valori che concretizza – sottolinea il sindaco di Cantagallo Guglielmo Bongiorno – cura delle persone, dialogo tra culture e religioni, valorizzazione dell’ambiente”.
Nell’intervento di recupero è prevista la riqualificazione dei terreni del borgo attraverso progetti di agricoltura biologica e il reinserimento di specie vegetali locali. Saranno promosse attività di formazione nazionale ed internazionale, oltre ad iniziative di dialogo interculturale e interreligioso rivolte alle comunità locali e a quanti frequenteranno il borgo.
L’appuntamento
“Cantagallo, terra di accoglienza dove realizzare i nostri sogni” è il titolo dell’iniziativa che domenica 4 ottobre si aprirà alle 9.30 con gli interventi del sindaco Guglielmo Bongiorno e del presidente della Regione, Eugenio Giani. Segue un dialogo a più voci moderato dalla consigliera regionale Ilaria Bugetti e dalla psicoterapeuta Giuditta Fagnani. Partecipano Filippo Scianna, presidente dell’Unione Buddhista italiana, padre Guidalberto Bormolini, Silvia Costa, già parlamentare europea e oggi commissario per il recupero del carcere borbonico di Ventotene, l’architetto paesaggista Andrea Mati e il vescovo di Prato Giovanni Nerbini. Il progetto del borgo verrà presentato da Barbara Carrai, Annagiulia Ghinassi e Anne Karen Rasch. I lavori proseguono nel pomeriggio con gli interventi di Giovanni Battista Girolomoni della Fondazione Gino Girolomoni, del giornalista Massimo Orlandi che sulla vita di Gino Girolomoni – l’uomo che ispirandosi ai valori contadini ha fondato la cooperativa Alce Nero – ha scritto un libro e di Grazia Francescato, una delle protagoniste dell’impegno per la tutela dell’ambiente.