Attivo dall’aprile del 2019, “Cibo2” è il primo progetto contro lo spreco alimentare che coinvolge un centro commerciale, in collaborazione con il Banco Alimentare della Toscana. Dopo un anno e mezzo le attività di ristorazione dei Gigli hanno permesso di recuperare 34.890 pasti, 27.710 nel 2019 e 7.180 dall’inizio del 2020.
“Il progetto è ideato da Savills in collaborazione con l’associazione Banco Alimentare della Toscana – si legge nella nota inviata ai giornali – che oltre ad essere partner ha messo in campo la sua esperienza operativa e la conoscenza del territorio, prerequisiti di fattibilità indispensabili per una iniziativa in grado di rispondere pienamente anche alla mission di Banco Alimentare. L’associazione Banco Alimentare della Toscana ONLUS è una delle 21 organizzazioni che fanno parte della rete Banco Alimentare, coordinata dalla “Fondazione Banco Alimentare” che ha sede a Milano”.
Cibo 2 punta al recupero quotidiano degli sprechi alimentari di ristorazione, ipermercato e bar per “rimettere in circolo” le eccedenze, destinandole a chi ne ha bisogno.
I prodotti, una volta recuperati, vengono consegnati agli operatori del Banco
Alimentare, che utilizzando automezzi refrigerati li distribuiscono direttamente alle
strutture caritative convenzionate, le cui sedi sono ubicate vicine al punto di raccolta. Al progetto aderiscono i seguenti ristoranti de I GIGLI: KFC, Caffè Pascucci, Don Nino, La Bottega del Caffè, Il Cantuccio, America Graffiti, F.lli La Bufala, Old Wild West, Pam Panorama.
“Un nuovo punto di raccolta di tali dimensioni ci consentirà di rispondere ancora meglio alle sempre crescenti necessità alimentari dei bisognosi della nostra Regione e contemporaneamente di combattere lo spreco alimentare – spiega nella note Leonardo Berni, presidente del Banco Alimentare della Toscana – In 30 anni di attività è la prima volta che concludiamo un progetto con un centro commerciale e la cosa ci rende molto contenti e rappresenta per noi una sfida. Grazie alla nostra conoscenza e competenza nella raccolta e ridistribuzione delle eccedenze recuperate, saremo in grado di assorbire la peculiarità e varietà degli alimenti dei soggetti donatori e di poterli far arrivare chi ne ha più bisogno. Ringraziamo il centro commerciale I Gigli per aver promosso questa iniziativa ed averci coinvolto. Non è scontato ed è un segno evidente della generosità che contraddistingue il nostro popolo”.
“L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che nel nostro paese copiose quantità di
alimenti non consumati, nelle mense aziendali e scolastiche, o non venduti, come
nella Grande Distribuzione Organizzata (GDO), vengono quotidianamente distrutte, con costi notevoli a carico sia delle aziende che della collettività”, spiega il direttore del Centro Commerciale I GIGLI Antonino D’Agostino.