Fino al 15 ottobre a Palazzo Pfanner (Lucca) sarà possibile visitare la mostra “Alberto Sordi, Fellini e i Vitelloni” organizzata in occasione del Lucca Film Festival 2020. Info su biglietti e orari.
“L’esposizione è un omaggio a due giganti del cinema italiano e internazionale, di cui ricorre quest’anno, a soli sei mesi di distanza, il centenario della nascita – si legge nella nota – I due artisti si sono aiutati e voluti bene per tutta la vita, specialmente fuori dal set. Hanno fatto i primi passi della carriera insieme, ma è soprattutto un film che li ha lanciati nell’universo del mondo cinematografico, I Vitelloni, capolavoro assoluto, riconosciuto da tutta la critica mondiale e fondamentale per il loro percorso professionale”.
“A Palazzo Pfanner saranno esposti materiali per lo più inediti, con delle vere chicche: manifesti originali di numerosi film, affiancati dai dipinti che li hanno ispirati, locandine, fotobuste, bozzetti, libri, foto di scena, colonne sonore in vinile e cd, tutto proveniente dalla collezione privata del lucchese Alessandro Orsucci.
All’inaugurazione della mostra, parteciperà Alberto Paradossi, il giovane attore che ha interpretato il ruolo di Fellini nel film di Luca Manfredi Permette? Alberto Sordi.
“Nell’esposizione ci sarà un’intera sezione dedicata a “I Vitelloni” e al rapporto tra Sordi e Federico Fellini, si potranno vedere per la prima volta originali mai esposti, inediti come le tre locandine originali delle varie uscite del film al cinema nel corso degli anni. Un’altra sezione è dedicata alla mitica Sandra Milo, di cui saranno esposte vere e proprie rarità. Una sezione sarà poi dedicata alle musiche dei film, in particolare al Maestro Piero Piccioni, noto autore di colonne sonore per il cinema italiano, che ha avuto con Alberto Sordi un sodalizio fruttuoso e cementato nel tempo, musicando la maggior parte delle sue opere, sia nelle vesti di attore che di regista, come “Il medico della mutua”, “Polvere di stelle”, “Fumo di Londra”, “Finché c’è guerra c’è speranza” e “Un italiano in America”, per citarne solo alcuni.