Al Pecci arriva Adrian Paci (18, giugno, ore 18,30) per presentare, insieme alla direttrice Cristiana Perrella, l’opera Interregnum, in mostra al Centro fino al prossimo 23 agosto.
“La video installazione Interregnum (2017) presenta un montaggio di sequenze di funerali di dittatori comunisti di diverse nazionalità ed epoche, recuperate dagli archivi di stato o dalle trasmissioni televisive albanesi – spiega la nota – Il video collega diverse realtà del blocco comunista attraverso il linguaggio condiviso del dolore e del lutto. Dapprima uomini, donne, bambini ripresi in primo piano, in lacrime, per poi passare a inquadrature da lontano, che li vedono ordinati in code chilometriche: il corpo individuale diviene un corpo collettivo che occupa i grandi spazi urbani. Il film rivela da un lato il dolore dei singoli che, come ricorda l’autore, “non era contemplato nella società comunista” ma che tuttavia si manifesta irrefrenabile, liberato dalla morte dei leader, dall’altro ci fa assistere a un crescendo in cui la manipolazione delle masse e la spersonalizzazione dell’identità individuale ad opera dei regimi diventano sempre più evidenti.
Ingresso libero (max 30 posti disponibili)
Prenotazione obbligatoria su centropecci.it/incontro-con-adrian-paci
Adrian Paci
Adrian Paci nato a Scutari in Albania il 28 gennaio del 1969, è attivo a Milano dove vive dal 2000.Intellettuale rigoroso e sensibile, in grado di manipolare mezzi espressivi diversi (pittura, scultura, fotografia, video installazioni). La sua ricerca ha privilegiato le tematiche sociali, in primo luogo quella delle migrazioni umane prodotte dai conflitti bellici, affrontando in senso più generale i nodi problematici delle precarietà esistenziali. La cifra stilistica di Paci risiede nel senso di straniamento e di perdita che egli riesce a veicolare con nitidezza neorealista, non indulgendo mai nella retorica ma imprimendo nel mezzo espressivo un senso di sofferta realtà di per sé autoesplicativo. Tra le personali dell’artista si ricordano: nel 2002, la mostra presso il Bildmuseet di Umea (Svezia) e la prima esposizione italiana alla Galleria Francesca Kaufmann di Milano; le esposizioni al Baltic art center nell’isola svedese di Gotland (2003), alla Galleria civica di Modena (2006), al Center for contemporary art di Tel Aviv (2009), alla Kunsthalle di Zurigo (2010), alla Galleria nazionale del Kosovo a Pristina (2012) e al Padiglione di arte contemporanea di Milano (2013)
L’incontro sarà anche trasmesso in streaming sui canali Facebook e Youtube del Centro Pecci