E’ morta ieri a Pistoia Cristina Pezzoli, 56 anni, regista teatrale e animatrice culturale che a Prato ha portato avanti alcuni dei progetti più importanti degli ultimi anni, mescolando teatro e integrazione e lavorando sull’immaginario di una città all’epoca (2009-2015) incancrenita sulla contrapposizione italiani-cinesi.
Con il suo Spazio Compost, insieme ai sodali Shi Yang Shi e Letizia Russo, ha tra le altre cose prima lavorato con gli adolescenti (Progetto Cooking) e poi raccontato l’integrazione in città con “Facewall”, un progetto ciclopico che ha portato Prato sui più importanti media nazionali e internazionali.
Facewall – cento foto per diecimila bandiere appese alle finestre in città – ha mostrato la Prato multietnica di tutti i giorni mettendo insieme immagini e storie di amicizia, di legami sentimentali, di rapporti di lavoro. La vita normale di una città in cui vivono persone provenienti da un centinaio di paesi diversi.
E’ il suo lascito pratese più importante: aver mostrato che l’integrazione procedeva per la sua strada nonostante tutto e che Prato, con i suoi pregi e i suoi difetti, era già una città multiculturale che guardava decisa al futuro, con buona pace dei detrattori.
Infine, dopo aver chiuso lo spazio Compost con una lunga lettera, ha contribuito ad organizzare l’edizione 2016 del Capodanno Cinese e quella Festa delle Luci che ha richiamato in città migliaia di persone provenienti da tutta Italia. E che tra le polemiche non ha poi avuto un seguito.
La terra ti sia lieve, Cristina.