Inserire i soggetti che lavorano nel settore della cultura all’interno dei provvedimenti emergenziali assunti dal Governo, prevedere interventi di indennizzo, contributi e predisporre un piano straordinario di sostegno all’impresa culturale e creativa.
Queste, in sintesi, le richieste che verranno avanzate da tutti gli assessori regionali alla cultura, riporta una nota della Regione inviata ai giornali nel tardo pomeriggio di oggi, 13 marzo. Le richieste sono emerse durante la conferenza Stato – Regioni al lavoro sul decreto legge sui provvedimenti economici per l’emergenza Covid-19.
La richiesta forte è quella di mettere urgentemente le Regioni in grado di svolgere azioni di compensazione e di sostegno specifiche per il settore della cultura decisamente colpito dall’emergenza di questo periodo.
“Ci auguriamo – ha detto la vicepresidente Monica Barni – che le nostre proposte vengano accolte e ringrazio la coordinatrice della Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni, Tiziana Gibelli, che si è subito attivata per sostenere il settore, tra quelli maggiormente penalizzati dalle misure urgenti adottate dal Governo per fronteggiare l’emergenza. Dobbiamo essere consapevoli che anche quando l’emergenza sarà terminata le istituzioni culturali rischiano di trovarsi in affanno a causa dell’interruzione prolungata sì ma anche a causa dell’incidenza dell’onda lunga della presimibile paura che potrebbe rallentare una ripresa completa della socialità e di tutte le occasioni legate alla socializzazione”.
Queste le proposte più significative richieste al Governo dalla Commissione Cultura, si legge nella nota.
– Inserire strutturalmente i soggetti individuali e collettivi operanti nel settore della Cultura all’interno dei provvedimenti emergenziali assunti dal Governo, prestando particolare attenzione a ricomprendere imprese, anche cooperative, soggetti no-profit e professionisti;
– Prevedere congrui interventi di indennizzo e contributi a fondo perduto alle imprese e ai lavoratori autonomi che abbiano subito danni (mancati incassi, costi per annullamenti e ri-calendarizzazione e chiusure);
– Possibilità di utilizzare il “Fondo per il funzionamento dei piccoli Musei” per il sostegno alle strutture museali chiuse per l’emergenza;
– Predisporre, in una fase immediatamente successiva all’emergenza, un Piano straordinario di sostegno all’impresa culturale e creativa, dello spettacolo, del cinema e dell’audiovisivo;
– Intraprendere un’azione specifica di sostegno allo sviluppo digitale delle imprese;
– Incentivare il ricorso da parte delle scuole di attività didattiche e visite virtuali realizzate in remoto da parte dei musei.
– Implementazione, ampliamento e proroga del credito d’imposta (art-bonus);
– Sospensione dell’applicazione delle ritenute d’acconto sulle prestazioni di cui sopra;
– Consentire un accesso facilitato al Fondo di garanzia delle PMI per sostenere le imprese culturali e creative, prevedendo un corrispondente incremento delle risorse a disposizione;
– CIG in deroga a tutte quelle imprese dei settori cultura, creatività, spettacolo dal vivo, cinema e audiovisivo, anche per il personale di sala e con equiparazione dei contratti di scrittura ai contratti di lavoro subordinato;
– Sospendere i pagamenti dei canoni di locazione e bloccare gli sfratti dei luoghi dello spettacolo, della cultura;
– Istituire un Fondo di garanzia c/o la Cassa Depositi e Prestiti per sostenere le imprese del settore che continuano ad operare, pur nelle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria;
– Anticipazioni ottenibili con deroghe alla necessità di presentare idonee forme di garanzia;
– Implementazione al 100% del credito di imposta per erogazioni liberali (sport bonus) e proroga immediata dello stesso per le annualità 2021 e 2022.
– Utilizzare i fondi e le risorse comunitarie per immettere liquidità nel settore;
– Assegnare alle Regioni quote ulteriori del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020 e attivare sin da subito
– ll FSC 2021-2027.
– Prevedere nella prossima programmazione comunitaria 2021-2027 nei singoli PON/POR misure specifiche per il rilancio del settore culturale.