Un classico del teatro attualizzato con una drammaturgia contemporanea che lascia intatti lo spirito e la magia dell’originale. Con “Il Giardino dei Ciliegi – Trent’anni di felicità in comodato d’uso” della Compagnia bolognese Kepler-452 liberamente ispirato al capolavori di Anton Čechov prosegue da martedì 21 gennaio a domenica 26 gennaio la Stagione Teatrale 2019/2020 del teatro Metastasio.
La regia dello spettacolo è di Nicola Borghesi, fondatore della Compagnia assieme a Paola Aiello ed Enrico Baraldi. In scena con lo stesso Borghesi, Annalisa e Giuliano Bianchi, Lodovico Guenzi – attore e musicista noto anche per essere il frontman della band Lo Stato Sociale – e Tamara Balducci. Le scene e i costumi sono di Letizia Calori, le luci di Vincent Longuemare, i suoni di Alberto “Bebo” Guidetti, i video di Chiara Caliò. Una produzione ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione.
Il giardino dei ciliegi – Trent’anni di felicità in comodato d’uso nasce dall’incontro tra i componenti della compagnia bolognese Kepler-452 (Nicola Borghesi, Paola Aiello ed Enrico Baraldi) con due personaggi “immaginari” realmente esistenti, Giuliano e Annalisa Bianchi, ossia Ljuba e Gaev. Nel dramma Anton Čhecov immagina che in un anno non definito di fine Ottocento il giardino dei ciliegi di Ljuba e Gaev, proprietari terrieri nella Russia prerivoluzionaria, vada all’asta per debiti insieme alla loro casa. Ad acquistarlo è Lopachin, ex-servo della gleba arricchitosi dopo la fine della schiavitù, rampante rappresentante della borghesia in ascesa. Il centro del dramma è la scomparsa di un luogo magico, profondamente impregnato delle vite di chi lo abita, che in questa rilettura dell’opera di Čechov diventa il luogo della coppia.
Il giardino dei ciliegi. Trent’anni di felicità in comodato d’uso vuole essere un’indagine su dove oggi si sia posata la dialettica tra illuminismo e magia, tra legge e natura, e su dove ci troviamo noi. Forse, più semplicemente, è la storia di un incontro.“