Pecci Books, la rassegna dedicata a libri e autori, porta a Prato Fabrizio Gabrielli e il suo “Cristiano Ronaldo. Storia intima di un mito globale” ( Editore 66th and 2nd ), giovedì 21 novembre alle 18. Ingresso libero, consigliata la prenotazione.
“Cristiano Ronaldo è una figura abbacinante, che abbraccia e racchiude mondi. È uno dei calciatori più dominanti e significativi della storia del gioco, e soprattutto è il primo – e forse insuperabile – esempio di brand nel calcio – si legge nella nota introduttiva – Nella gelida determinazione, nell’ambizione sconfinata, nella feroce etica del lavoro e nella maniacale cura del suo corpo sovrumano scopriamo la cifra del suo impatto sull’immaginario globale, e sul futuro di uno sport che CR7 – più di ogni altro giocatore in attività – ha saputo ridefinire”.
“Cristiano Ronaldo non è una figura che si presta facilmente al racconto: non è Diego Maradona, non è George Best, non è Éric Cantona; apparentemente ricorda più il protagonista di un beneducato manuale di self-help che di un grande romanzo – si legge ancora – È un fuoriclasse che mira dritto al successo e lo raggiunge senza esitazioni e senza contraddizioni. Fabrizio Gabrielli non si ferma però alla superficie del mito: ripercorre la storia e i trionfi di un campione che vive e gioca eternando un ideale apollineo, ma indaga soprattutto l’uomo, in tutta la sua complessità, nella grandezza luminosa e nelle zone d’ombra, che si nascondono sotto il sorriso, gli addominali e i selfie impeccabili dell’atleta divino. Ne esce così fuori, finalmente – conclude l’introduzione – un Cristiano meno perfetto, un Cristiano più intimo, empatico e vero”.
Fabrizio Gabrielli è vicedirettore dell’Ultimo Uomo, rivista online di proprietà di Sky Sport. Ha scritto articoli e reportage per i blog di Finzioni, Edizioni SUR, Fútbologia e per le riviste «Esquire», «Footballista», «Undici» occupandosi di calcio e Sudamerica, spesso in combine. Nel 2012 ha pubblicato il libro di storie sportive Sforbiciate (Piano B).
Fonte foto anteprima – via Wikipedia