La Villa Sperling di Montepiano apre le sue porte per un pomeriggio, domenica 3 Novembre dalle 14 in poi, per ricordare la contessa Maria Enrica Sperling a 100 anni dalla sua morte.
Villa Sperling apre al pubblico per un intero pomeriggio per ricordare la vita e l’operato della contessa inglese Maria Enrica Sperling, che si dedicò agli altri per poi lasciare la sua villa a Montepiano, affidata in eredità alla fondazione Gualandi che per anni vi ha accolto in estate le bambine sordomute. Il Comune di Vernio e la Proloco di Montepiano, in collaborazione con la Fondazione CDSE e il patrocinio della Provincia di Prato hanno quindi deciso di celebrare il centenario della morte della contessa avvenuta proprio a Montepiano il 14 Marzo del 1919.
Rimessa a nuovo dalla famiglia Sandretti, Villa Sperling ospita adesso un relais ed ha spazi dedicati per gli eventi: dalle 14 del 3 Novembre la villa aprirà al pubblico e si potrà attraversare un percorso, organizzato in sei sale, dove verrà ricostruito il contesto storico di Montepiano ai tempi di Enrica Sperling e il suo ruolo. Nel salotto saranno presentati alcuni costumi d’epoca realizzati da studenti e insegnanti della sezione design della moda del Liceo Brunelleschi di Montemurlo, e saranno in mostra fotografie e oggetti selezionati da Rossella e Cecilia Scatizzi provenienti dall’archivio della fondazione CDSE e dalla villa stessa. Tutto questo accadrà al piano nobile della villa, fra i salotti e la cappella privata della contessa. Ci sarà anche una dimostrazione di falconeria con volo libero a cura di Gherardo Brami di Falconarius e uno spazio con assaggi del passato.
Maria Enrica Sperling vive ancora nella memoria di alcune famiglie di Montepiano: consigliava a donne e ragazze di emanciparsi attraverso la lettura e la scrittura e aiutava le famiglie messe in difficoltà dall’epidemia di influenza spagnola e della Grande Guerra distribuendo pane gratuitamente tutti i sabati. Figlia di un nobile inglese, Harvey Sperling, arrivò in Italia con i fratelli e le sorelle nel periodo in cui la colonia degli anglo-fiorentini era molto numerosa e si stabilì a Montepiano a fine ‘800, dove fece costruire la sua villa.